Tempest Therapeutics, Inc. ha annunciato la presentazione di un poster alla Riunione Scientifica di Primavera della Society for Immunotherapy of Cancer (SITC) 2024, in cui sono stati evidenziati dati preclinici che dimostrano una potente attività antitumorale in diversi modelli di cancro trattati con TPST-1120 da solo o con inibitori del checkpoint immunitario. La presentazione ha riguardato i risultati sperimentali che hanno corroborato i dati clinici dei biomarcatori di pazienti con tumori solidi avanzati trattati in uno studio di Fase 1 con TPST-1120, che hanno mostrato un aumento dell'espressione di geni immunocorrelati selezionati e una promozione dei livelli plasmatici di Acido Grasso Libero (FFA) associati alla risposta clinica. TPST-1120 è un antagonista PPAR?

in fase di sviluppo clinico, che ha dato risultati promettenti, compresi i dati positivi di uno studio randomizzato in pazienti con carcinoma epatocellulare (HCC) di prima linea, rispetto allo standard di cura. Nei modelli preclinici di cancro al fegato, al colon e al pancreas, TPST-1120 ha prodotto un'inibizione superiore al 50% della crescita tumorale, con un'inibizione maggiore osservata nei modelli di cancro al fegato e al colon quando è stato co-somministrato con l'anti-PD-1. Inoltre, i risultati dei biomarcatori dello studio clinico di Fase 1 di TPST-1120 in molteplici indicazioni di tumori solidi hanno mostrato un aumento statisticamente significativo, dipendente dall'esposizione, dei livelli di espressione di più geni immuno-correlati e i pazienti che presentavano risposte obiettive mostravano un aumento degli acidi grassi liberi (FFA) circolanti, entrambi in linea con il meccanismo d'azione proposto da TPST-1120. I risultati delle risposte cliniche e dei biomarcatori sostengono che l'inibizione di PPARa può essere una strategia terapeutica efficace per il trattamento del cancro.

Questi risultati integrano i dati positivi riportati nell'ottobre 2023 da uno studio globale randomizzato di fase 1b/2 di TPST-1120 in combinazione con atezolizumab e bevacizumab in pazienti di prima linea con HCC avanzato. I dati differenziati hanno dimostrato la superiorità clinica del braccio TPST-1120 in molteplici endpoint dello studio e in sottopopolazioni di pazienti definite da biomarcatori rilevanti, rispetto ad atezolizumab e bevacizumab da soli, lo standard di cura in prima linea nell'HCC.