(Alliance News) - Piazza Affari e le altre principali borse europee rimangono sotto la parità a metà giornata, mercoledì, mentre le sale trading attendono l'annuncio della Fed, previsto per questa sera alle 2000 CET, sul rialzo dei suoi tassi di riferimento.

Sul lato del posizionamento dei mercati sulle mosse della Federal Reserve, nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR -, l'aumento del tasso principale per la riunione di oggi ha una probabilità prezzata superiore al 79% sull'intervallo superiore compreso fra 425/450 punti base. È invece scesa al 21% la probabilità di un aumento nell'area 450/475 bps. Il target corrente è compreso fra 375 bps e 400 bps.

Il FTSE Mib è in rosso dello 0,4% 24.540,90, il Mid-Cap cala dello 0,5% a 40.398,04, lo Small-Cap è in verde frazionale a 28.268,21 e l'Italia Growth è in rosso dello 0,6% a 9.401,710.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in calo dello 0,3% a 7.479,80, il CAC 40 di Parigi cede lo 0,6% a 6.704,48 e il DAX 40 di Francoforte perde lo 0,7% a 14.402,65.

Nel frattempo, l'Eurostat ha fatto sapere che la produzione industriale dell'Eurozona è calata su base mensile e ha rallentato il ritmo di crescita annuale a ottobre.

La produzione industriale dell'area dell'euro è diminuita del 2,0% su base mensile a ottobre dopo essere aumentata dello 0,8% a settembre.

Su base annua, invece, l'output dell'industria dell'Eurozona è salito del 3,4% dopo l'incremento del 5,1% del mese precedente.

La BCE renderà note domani le proprie decisioni in materia di politica monetaria, e ad essa seguiranno la Bank of England e Banca Nazionale Svizzera.

Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, tra i pochi rialzisti ci sono solo i titoli petroliferi, con Tenaris e Saipem che salgono, rispettivamente, dell'1,7% e dell'1,9%, Banca Mediolanum e Banca Generali, insieme a Prysmian e Stellantis che oscillano tutti tra lo 0,7% e lo 0,1%.

Peggio di tutte fa Unipol, in rosso dell'1,4%.

Eni, dopo aver aperto sopra la parità, è in ribasso dello 0,4%. La società ha annunciato che, insieme a Euglena e Petronas - Petroliam Nasional Berhad, sta studiando la possibilità di sviluppare e gestire una bioraffineria in una delle più grandi aree petrolchimiche del Sud-est asiatico, il Pengerang Integrated Complex - PIC.

Al momento, le parti stanno effettuando studi di fattibilità tecnica ed economica per il progetto proposto: si prevede che la decisione sull'investimento venga presa entro il 2023 e che l'impianto possa essere operativo entro il 2025.

La prossimità con la raffineria e con il complesso petrolchimico di Petronas, già esistenti, potrebbe permettere alla bioraffineria di sfruttare la catena del valore integrata nonché i servizi e le strutture presenti nel PIC.

Sul Mid-Cap, UnipolSai cede lo 0,5% dopo che Société Générale ha tagliato il target price sul titolo a EUR2,40 da EUR2,42, con raccomandazione 'hold'.

Sullo stesso listino, Saras, titolo legato al mercato petrolifero, è ancora in rialzo dello 0,9%, come in apertura, e con quasi 1,7 milioni di azioni scambiate a metà giornata.

Meglio di tutti, però, fanno Juventus, su del 3,1%, LU-VE, in verde del 2,6% ed El.En., in rialzo dell'1,9%.

Tra le società a bassa capitalizzazione, in vetta c'è Piovan, su del 4,6%.

AbitareIn continua in ribasso dello 0,3% dopo che ieri sera ha comunicato di aver chiuso l'esercizio al 30 settembre con ricavi di EUR122,2 milioni, in lieve calo rispetto a EUR124,8 milioni dell'esercizio precedente.

L'utile ante-imposte è sceso a EUR11,2 milioni da EUR16,7 milioni, a cusa della rettifica di EUR5,6 milioni dovuta all'incremento dei costi di costruzione sui cantieri di prossima consegna e a costi di EUR1,7 milioni dovuti all'applicazione dell'IFRS 2 per le stock grant stabilite a favore del management. Inoltre, l'utile pretax non include EUR5,9 milioni del provento derivante dall'IPO della controllata Homizy.

L'utile netto della società è sceso a EUR7,9 milioni da EUR12,2 milioni dell'anno precedente.

KME Group raccolgie lo 0,4%. La società ha comunicato martedì che la controllata KME SE ha sottoscritto con Golden Dragon Precise Copper Tube Group un contratto di vendita avente a oggetto la propria quota pari al 50% della joint venture KMD Holdings, che era stata costituita tra KME e Golden Dragon nel 2014.

Allo stesso tempo, KME ha sottoscritto un contratto per il riacquisto del 100% delle quote di KMD Connectors Stolberg, che erano state conferite da KME nella joint venture KMD nel 2014.

Il prezzo della vendita del 50% della joint venture KMD è di circa USD50 milioni e il prezzo di riacquisto di Stolberg è di circa USD17 milioni. Inoltre, KME incasserà le posizioni intercompany e il prestito soci attualmente in essere per un importo totale di circa USD20 milioni.

Somec cede lo 0,3%. La società ha annunciato che il cantiere tedesco Meyer Werft le ha affidato lavori di armo della Asuka III, nave da crociera di NYK Cruises, il più grande operatore di crociere giapponese, presso il cantiere di Papenburg in Germania, del valore complessivo di EUR20,5 milioni.

Somec Navale, leader in marine glazing e architetture navali, si occuperà della progettazione su misura, produzione ed installazione dei sistemi di moduli prefabbricati delle balconate e delle porte scorrevoli delle cabine passeggeri.

La consegna è prevista nel 2025. A tale realizzazione ne seguirà un'altra in opzione, con consegna prevista nel 2026. Con queste ulteriori commesse, il portafoglio ordini del gruppo, da inizio anno, raggiunge circa EUR251 milioni.

Sul mercato alternativo del capitale di Borsa Italiana, Fenix Entertainment, su del 13%, è stata nuovamente bloccata per eccesso di volatilità, come in apertura.

Meglio di tutti fa ancora Neurosoft, che registra un rialzo del 32% mentre Datrix non scambia ancora. La società ha fatto sapere che la tedesca Pliant si è affidata a ByTek, martech company di Datrix specializzata in soluzioni e servizi basati su intelligenza artificiale, per entrare nel mercato italiano.

In fondo al listino ci sono Friulchem e ISCC Fintech, giù del 5,5% e del 5,3%, rispettivamente.

In Asia, il Nikkei ha chiuso mercoledì in rialzo dello 0,7% a 28.156,21, lo Shanghai Composite ha concluso la seduta in parità a 3.176,53 e l'Hang Seng sta guadagnando lo 0,4% a 19.673,45.

A New York, il Dow Jones ha chiuso martedì in rialzo dello 0,3% a 34.108,64, il Nasdaq è salito dell'1,0% a 11.256,81 e l'S&P ha guadagnato lo 0,7% a 4.019,65.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0654 contro il massimo da giugno di USD1,0653 di martedì in chiusura. La sterlina - anch'essa al massimo da giugno ieri - vale USD1,23911 da USD1,2388 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,41 al abrile da USD80,93 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.807,08 l'oncia da USD1.813,55 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macro di mercoledì, alle 1300 CET, occhi sul report sui mutui USA, alle 1630 CET sulle scorte di petrolio greggio e delle raffinerie EIA. Alle 2000 CET, invece, ci sarà l'attesa decisione della Fed sui tassi d'interesse, con le proiezioni economiche.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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