MILANO (MF-DJ)--Al 31 dicembre 2022 in Italia risultano installati ben 227.477 sistemi di accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 1.530 Mw e una capacità massima di 2.752 MWh. A questi si aggiungono gli impianti di Terna per complessivi 60 Mw e 250 MWh.

Analizzando i dati del 2021 e del 2022, si legge nell'aggiornamento del report 'osservatorio sistemi di accumulo" di Anie Federazione, si è passati da una media nel 2021 di 3.000 unità/mese a una, lo scorso anno, di 13.000 unità/mese (+333%), spiega una nota. La tecnologia più diffusa è quella a base di litio (99% del totale) seguita da quella a base di piombo (0,6%). Si registrano 221 batterie a volano e 198 supercondensatori. La quasi totalità (92%) dei SdA è di taglia inferiore ai 20 kWh, con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 5 e 10 kWh (35%), e di quelli con capacità compresa tra 10 kWh e 15 kWh (33%).

La principale configurazione utilizzata per gli SdA è quella "lato produzione in corrente continua", che ricopre l'85% del totale, mentre quella "lato produzione in corrente alternata" e quella "lato post produzione" ricoprono rispettivamente il 6% e il 10%. Il 99,9% degli SdA risulta abbinato a un impianto fotovoltaico, di cui il 99,6% di taglia residenziale. La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (47.262 SdA per una potenza di 301 Mw e una capacità di 542 MWh), seguita dal Veneto (33.106 SdA per 214 Mw e 426 MWh) e dall'Emilia-Romagna (22.886 SdA per 163 Mw e 269 MWh).

Il trend del 2022 è in notevole crescita. Le installazioni si attestano a 152.075 unità per una potenza di 1.121 Mw e una capacità di 2.032 MWh. L'incremento medio delle installazioni registrato trimestralmente nel 2022 si attesta attorno al 45% arrivando a toccare il picco nel Q4 con 64.648 accumuli ed una media di circa 21.000 unità/mese. Nel corso del 2022 sono entrati in esercizio nella Regione Lazio due accumuli di taglia 10 Mw ciascuno abbinati a centrali termoelettriche.

Analizzando la tipologia di configurazione si conferma il trend delle nuove installazioni verso quelle "lato produzione in corrente continua".

Continua la crescita in tutte le regioni che nel 2022 hanno consolidato un segno positivo rispetto allo stesso periodo del 2021. Le regioni che si sono contraddistinte per il maggior apporto nel 2022 sono Lombardia e Veneto che hanno superato le 20.000 unità.

Il boom del 2022 è ascrivibile al meccanismo della detrazione fiscale abbinato alla cessione del credito. Sicuramente il superbonus con la sua aliquota del 110% ha trainato gli investimenti, ma anche la detrazione al 50% ha contribuito al raggiungimento di questo risultato, in virtù dello strumento efficace della cessione del credito. In crescita il tasso di installazione di impianti fotovoltaici residenziali equipaggiati con un sistema di accumulo, che passa dal 47% del 2021 al 67% del 2022.

Se originariamente le previsioni 2023 per questo segmento di mercato erano positive, con il blocco della cessione del credito istituito con il Decreto Legge n.11 del 16 Febbraio esse sono da rivedersi in forte ribasso. La prospettiva è un 2023 in cui si raccoglieranno i frutti degli investimenti già in corso prima dell'entrata in vigore del decreto, qualora si sbloccherà per esse la possibilità di cedere il credito agli istituti finanziari, mentre vi sarà un blocco dei nuovi investimenti, perché il cittadino e le imprese dovranno adattarsi al nuovo scenario normativo. Sicuramente si prevede un forte rallentamento di questo segmento di mercato.

com/cos


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March 10, 2023 07:09 ET (12:09 GMT)