Russia vieta negoziazioni su capitale di 45 banche di proprietà estera tra cui Intesa, Unicredit
26 ottobre 2022 alle 14:24
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L'elenco fa seguito a un decreto emesso il 5 agosto dal presidente Vladimir Putin che vietava le operazioni di compravendita di partecipazioni nei settori finanziario ed energetico possedute da soggetti di Paesi "ostili", a meno che non fosse stata concessa un'autorizzazione specifica.
MOSCA (Reuters) - La Russia ha vietato la negoziazione sulle azioni o sul capitale sociale di 45 banche o divisioni bancarie, tutte possedute da società presenti in Paesi che la Russia definisce "ostili" o detenute tramite capitali stranieri.
Tra queste figurano le unità russe di Intesa, Credit Suisse, Raiffeisen e Unicredit Bank, oltre alle russe Yandex-Bank e Ozon-Bank.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).