Unicredit : oggi in assemblea il 60% del capitale (MF)
15 aprile 2021 alle 08:10
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MILANO (MF-DJ)--Dovrebbe esserci almeno il 60% del capitale all'assemblea che oggi nominerà il nuovo vertice di Unicredit. In base ai dati circolati nella giornata di ieri l'affluenza potrebbe essere in linea rispetto all'assise precedente se non superiore, confermando così la forte attenzione degli azionisti per le partite in atto.
Nutrito l'ordine del giorno. I soci dovranno in prima battuta esprimersi sul bilancio 2020 e sulla distribuzione del dividendo. Poi ci sarà la nomina del cda che candida alla presidenza Pier Carlo Padoan e nel ruolo di ceo Andrea Orcel. Della rosa fanno parte anche l'attuale vice presidente Lamberto Andreotti, Elena Carletti, Jayne-Anne Gadhia, Jeffrey Hedberg, Beatriz Lara Bartolomé, Luca Molinari (in quota Aabar), Maria Pierdicchi, Renate Wagner (in quota Allianz) e Alexander Wolfgring. Assogestioni invece ricandida Francesca Tondi e Vincenzo Cariello. Usciranno quindi dal board l'attuale presidente Cesare Bisoni, Diego De Giorgi (che seguirà l'ex ceo Jean Pierre Mustier nella spac appena lanciata in tandem con Bernard Arnault), il presidente del comitato corporate governance Stefano Micossi, il rappresentante di Allianz Sergio Balbinot e il rappresentante di Aabar Mohamed Hamad Al Mehairi.
Se su questi primi punti dell'ordine del giorno non sono attese particolari sorprese, ben più delicata sarà la votazione relativa al compenso che spetterà agli amministratori. In particolare, i proxy advisor Glass Lewis e Iss hanno consigliato ai fondi di votare in assemblea contro i 7,5 milioni promessi al neo amministratore delegato. La retribuzione infatti comprenderebbe «un premio in azioni non collegato alla performance e non soggetto a clausole di restituzione», secondo Glass Lewis. Come riportato ieri da MF-Milano Finanza, l'esito della votazione su questo punto rimane incerto e potrebbe concludersi con un testa a testa. Vero è però che gli azionisti storici di Unicredit hanno difeso la retribuzione accordata a Orcel. Martedì 13 la fondazione Crt (che possiede l'1,65% del capitale della banca) aveva infatti confermato che «esprimerà voto favorevole alla policy di remunerazione complessiva della banca, in linea con le best practice internazionali di gruppi analoghi». In precedenza era stata Fondazione Cariverona (1,8% di Unicredit) a preannunciare voto favorevole. Sulla stessa lunghezza d'onda sembra essere anche Leonardo Del Vecchio, oggi attestato poco sotto il 2% e sostenitore della candidatura di Orcel.
UniCredit S.p.A. figura tra i primi gruppi bancari europei. Il fatturato per attività è ripartito come segue:
- banca d'affari, investimento, finanziamento e merchant bank (53,7%): leasing, factoring, realizzazione di operazioni su titoli, interventi sui mercati dei tassi, dei cambi, azionari e di prodotti derivati, brokeraggio, ecc.;
- banca al dettaglio (46,3%).
A fine 2022 il gruppo gestisce 511,9 Mld EUR di depositi e 524,9 Mld EUR di crediti.
La commercializzazione dei prodotti e servizi è garantita da una rete di 3.175 agenzie localizzate principalmente in Italia (2.986).
La ripartizione geografica dei ricavi (prima delle elisioni infragruppo) è la seguente: Italia (43,5%), Germania (24,3%), Europa centrale (16,6%), Est Europa (9,6%) e Russia (6%).