Euro a minimi da dicembre 2022, spread sale a 190 punti

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 03 ott - Una Federal Reserve che si conferma "falco" spinge le Borse europee al ribasso: all'indomani del passo falso nella prima seduta di ottobre, nelle prime battute Milano cede lo 0,6%, Parigi lo 0,48%, Francoforte lo 0,44%, Londra lo 0,25%, Amsterdam lo 0,41% e Madrid lo 0,11%. La Banca centrale americana, come ha ribadito ieri il vicepresidente Michael Barr, non esclude ulteriori rialzi e ipotizza che i tassi possano restare alti più a lungo del previsto, cosa che ha messo il freno a Wall Street e, in scia, alle piazze asiatiche, che viaggiano ai minimi di quest'anno (Tokyo ha chiuso in calo dell'1,6% al minimo da novembre 2022). Da segnalare che a Hong Kong, Evergrande, il colosso immobiliare schiacciato dai debiti, è stata riammessa agli scambi e, dopo essere partita a +30% e avere registrato poi un incremento quasi doppio, ha poi rallentato il passo e prosegue molto volatile. Anche in Europa, la Bce ha ribadito di non avere ancora vinto la sua battaglia contro l'inflazione e di avere ancora del lavoro da fare, come ha spiegato il capo economista della Bce Philip Lane. Per quanto riguarda i titoli, in un Ftse Mib partito senza scossoni, viaggia in positivo Saipem (+1%) e reggono Campari (+0,27%), Leonardo (+0,22%) e Unicredit (+0,1%). Sotto i riflettori Mediobanca (-0,4%) dopo che Delfin ha presentato la lista dei candidati per CdA e collegio sindacale per il triennio 2024-2026. In coda Iveco (-1,38%) e Cnh Industrial (-1,1%), così come le utility. Stellantis (-0,4%) non trae grande beneficio dall'ulteriore recupero del mercato auto in Francia e Italia in settembre. Sul valutario, il dollaro continua la corsa al rialzo in scia all'aumento dei rendimenti del Treasury, che hanno toccato nuovi massimi pluriennali. Secondo alcuni analisti il biglietto verde marcia verso la parità con la moneta unica, che è scivolata al minimo da dicembre 2022. L'euro ha toccato gli 1,0466 dollari ed è poi risalito a 1,0477 (1,0574 ieri in chiusura) e vale 156,88 yen (156,807 in avvio, da 157,91). Il cambio dollaro/yen è a 149,72 (da 149,809). Il petrolio, dopo avere toccato ieri i minimi in tre settimane, cede ulteriormente terreno sul rafforzamento del dollaro: i future del Wti novembre cedono lo 0,59% a 86,66 dollari al barile, quelli del Brent dicembre lo 0,69% a 90,08 dollari. In calo anche il gas naturale scambiato ad Amsterdam: i contratti novembre, dopo avere segnato una prima posizione a 37,7 euro al megawattora, perdono il 4,1% a 37,705 euro. Lo spread ha aperto in lieve rialzo a 190 punti, uno più della vigilia, con il rendimento decennale al 4,82%, dal 4,8% del closing precedente. Sotto i riflettori il Btp Valore, dopo il risultato secondo il Mef "molto buono" della prima giornata di emissione.

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(RADIOCOR) 03-10-23 09:32:36 (0206)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN


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October 03, 2023 03:32 ET (07:32 GMT)