Il dollaro è salito nel primo giorno di trading dell'anno, mentre l'attenzione si è spostata sui dati occupazionali degli Stati Uniti e sui numeri dell'inflazione europea di questa settimana, che potrebbero fornire indizi sulle prossime mosse delle banche centrali, mentre il bitcoin è salito.

L'indice del dollaro, che misura la valuta statunitense rispetto a sei rivali, era a 101,55, in rialzo dello 0,17%. Nel 2023 è sceso del 2%, interrompendo due anni di guadagni, in quanto gli investitori hanno valutato la prospettiva di un taglio dei tassi da parte della Fed quest'anno.

Dall'altra parte dell'ascesa del dollaro c'era l'euro, che è sceso dello 0,17%, mentre i commercianti hanno digerito i dati che mostravano

l'attività industriale della zona euro

si è contratta a dicembre per il 18° mese consecutivo.

Anche lo yen giapponese ha faticato, con il dollaro in rialzo dello 0,43% a 141,4 yen.

Questa settimana è prevista una serie di dati economici, tra cui i dati sull'inflazione in Europa e i dati statunitensi sulle aperture di posti di lavoro e sulle buste paga non agricole, che contribuiranno a plasmare le aspettative del mercato sulle mosse di politica monetaria della Fed e della Banca Centrale Europea.

Secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati stanno valutando una probabilità dell'86% di tagli dei tassi di interesse da parte della Fed a partire da marzo, con oltre 150 punti base (bps) di allentamento previsti quest'anno.

La pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione della Fed di dicembre è prevista per giovedì e fornirà ulteriori informazioni sul pensiero dei banchieri centrali.

"Il sentimento positivo di fine anno potrebbe essere trasferito a questa settimana, dato che tutti gli occhi sono puntati sul rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti di venerdì", ha dichiarato Nicholas Chia, stratega macro di Standard Chartered.

Questo sentimento ha dato impulso alle materie prime e alle azioni martedì, e si è ripercosso sulle valute.

"Il 2024 inizia con uno stato d'animo positivo per le valute", ha dichiarato Kenneth Broux, senior strategist FX e tassi presso Societe Generale, indicando i guadagni associati alle materie prime e alle azioni nel dollaro australiano - in rialzo dello 0,22% a 0,6825 dollari - nella corona norvegese - leggermente più solida a 10,16 dollari - e, nei mercati emergenti, nel peso messicano.

Le squadre di soccorso in Giappone martedì hanno lottato per raggiungere le aree isolate colpite da un potente terremoto il giorno di Capodanno, con notizie di quasi 50 persone morte in un disastro che ha fatto crollare edifici e tolto la corrente a migliaia di case.

La sterlina si è attestata a 1,2724 dollari, piatta nella giornata, dopo aver registrato la performance più forte dal 2017 con un guadagno del 5% l'anno scorso, anche se l'indebolimento dell'economia e l'incertezza elettorale rendono improbabile una performance ripetuta.

Il mondo delle criptovalute ha iniziato l'anno con il botto, con il bitcoin che ha toccato un picco di 21 mesi a 45.532 dollari, grazie alle crescenti aspettative che la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti approverà presto i fondi di bitcoin spot negoziati in borsa.