Alle 0645 GMT, il rand era scambiato a 18,9200 contro il dollaro, circa lo 0,4% più forte rispetto alla chiusura precedente, ma ancora in calo di oltre il 5% fino a questo mese.

Il dollaro è stato scambiato per l'ultima volta a circa lo 0,1% in meno rispetto a un paniere di valute globali.

"Il rand continua a soffrire di ondate selvagge, in cui sottoperforma per settimane e settimane, e poi allo stesso modo sovraperforma per settimane", hanno detto gli analisti di Rand Merchant Bank in una nota di ricerca.

"I movimenti quotidiani in genere non sono stati estremi, ma le oscillazioni si accumulano rapidamente: negli ultimi tre mesi si sono visti intervalli... di solito visti solo nelle crisi", hanno aggiunto.

Il principale driver globale di giovedì dovrebbe essere rappresentato dai dati dell'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) degli Stati Uniti alle 1230 GMT, che probabilmente influenzeranno il percorso dei tassi di interesse della Federal Reserve.

Si prevede che l'inflazione al consumo degli Stati Uniti salirà leggermente a luglio, raggiungendo il 3,3% annuo dal 3,0% di giugno, mentre il tasso core, che esclude i segmenti volatili di cibo ed energia, dovrebbe rimanere al 4,8% in termini annui.

I mercati stanno valutando una possibilità superiore al 50% che la Fed abbia terminato i rialzi dei tassi di interesse quest'anno, dato che l'inflazione si è moderata, ma queste scommesse potrebbero cambiare a seconda dei dati CPI di giovedì.

Sul fronte locale, alle 0930 GMT Statistics South Africa pubblicherà i numeri della produzione mineraria di giugno e alle 1100 GMT la produzione manifatturiera dello stesso mese.

Il titolo di Stato benchmark 2030 del Sudafrica è rimasto invariato nelle prime contrattazioni, con un rendimento in calo di 1 punto base al 10,205%.