I produttori giapponesi sono nettamente meno fiduciosi riguardo agli affari rispetto a tre mesi fa, a causa dell'aumento dei costi dei materiali, secondo il sondaggio Reuters Tankan di giugno, anche se l'indice è rimasto in territorio positivo per il quarto mese consecutivo.

I risultati del sondaggio mensile - un indicatore anticipatore del sondaggio trimestrale Tankan della Banca del Giappone (BOJ), molto seguito, sottolineano la natura disomogenea della ripresa economica del Paese. Il prossimo tankan della BOJ sarà pubblicato il 1° luglio.

L'indice di fiducia dei produttori è sceso a +6 dal +10 di tre mesi fa e dal +9 di maggio, con le aziende penalizzate da uno yen che sta viaggiando vicino ai minimi di 34 anni e dall'inflazione dei costi delle materie prime che il Giappone, povero di risorse, deve importare dall'estero.

"La ripercussione dei costi dei materiali sui clienti e l'aumento del costo del lavoro stanno riducendo l'appetito per le spese in conto capitale e altre spese", ha scritto un manager di un produttore di macchinari nella sezione commenti del sondaggio.

Alcuni produttori hanno anche espresso preoccupazione per gli effetti a catena di uno scandalo nell'industria automobilistica, dove Toyota, Mazda e altri hanno riconosciuto irregolarità nei test di certificazione dei veicoli.

"L'ambiente commerciale che circonda i macchinari industriali sta chiaramente cambiando in peggio", ha scritto un manager del settore auto. "Non è chiaro come la questione della certificazione influenzerà la nostra attività".

Detto questo, i produttori nel complesso si sono dimostrati un po' più ottimisti sui mesi a venire e si prevede che l'indice rimbalzerà a +9 a settembre.

L'indice dei non produttori è salito a un massimo di tre mesi di +31 a giugno. Si tratta di un aumento di cinque punti rispetto a maggio, ma di un punto in meno rispetto a tre mesi fa. Si prevede che rimarrà a +31 a settembre.

Le aspettative che l'aumento dei salari e i tagli alle imposte sul reddito a partire da giugno contribuiranno a sostenere la spesa dei consumatori, stanno probabilmente sostenendo la fiducia delle imprese nel settore dei servizi, hanno detto gli economisti.

Il sondaggio Reuters Tankan è stato condotto dal 5 al 14 giugno. Circa 500 grandi aziende non finanziarie sono state intervistate a condizione di anonimato e circa 230 aziende hanno risposto.

Gli indici sono calcolati sottraendo la percentuale di intervistati pessimisti da quelli ottimisti. Una cifra negativa significa che i pessimisti superano gli ottimisti.