FRANCOFORTE (Reuters) - I salari in Germania stanno aumentando più rapidamente del previsto, mettendo in dubbio le attese di un calo continuato dell'inflazione.

Lo ha detto la banca centrale tedesca.

La Banca centrale europea dovrebbe con molta probabilità iniziare a ridurre i tassi di interesse il mese prossimo e ieri la presidente Christine Lagarde si è detta "davvero fiduciosa" che l'inflazione sia ora "sotto controllo".

Ma il maggiore azionista della Bce, la Bundesbank tedesca, ha adottato oggi un tono più cauto, mettendo in guardia dai rischi di inflazione derivanti dall'aumento dei salari in un momento di ripresa per la prima economia d'Europa.

"Ci sono ancora rischi per il processo fondamentale di disinflazione", si legge nel rapporto mensile della Bundesbank. "La crescita dei salari di recente è stata più forte del previsto. Ciò potrebbe significare che la pressione ancora elevata sui prezzi dei servizi in particolare potrebbe durare più a lungo".

Secondo l'istituto centrale tedesco le retribuzioni concordate collettivamente, compresi i 'fringe benefit', sono aumentate del 6,2% su base annua nel primo trimestre dell'anno, rispetto al 3,6% degli ultimi tre mesi del 2023.

Escludendo i pagamenti una tantum, i salari concordati collettivamente sono aumentati del 3,0% annuo nell'ultimo trimestre, anche in questo caso più velocemente rispetto a tre mesi prima.

"Ciò estende la tendenza al rialzo dei salari reali dalla primavera del 2021, che è stata piuttosto elevata in un contesto di lungo periodo", ha aggiunto.

La Bundesbank prevede che l'inflazione tedesca aumenterà a maggio rispetto al 2,4% di aprile e si attesterà su livelli leggermente più alti nei prossimi mesi, soprattutto a causa di un confronto sfavorevole con l'anno scorso, quando i prezzi dei biglietti ferroviari erano stati ridotti e i costi del carburante erano diminuiti.

L'istituto ritiene inoltre che la prima economia europea continuerà a riprendersi nel secondo trimestre dell'anno grazie a un rimbalzo dei servizi.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)