Le azioni dei mercati emergenti sono scese mercoledì, mentre il dollaro statunitense si è rafforzato, in quanto gli investitori si sono allontanati dagli asset rischiosi in attesa dei verbali della riunione di dicembre della Federal Reserve per avere indizi sulla traiettoria dei tagli dei tassi d'interesse.

L'indicatore MSCI dei titoli dei mercati emergenti era in calo dell'1,2% alle 0941 GMT, mentre un paniere di valute è sceso dello 0,3% rispetto al dollaro.

La ripresa dell'indice del dollaro e dei rendimenti del Tesoro americano di riferimento negli ultimi giorni getta un po' di luce sull'affievolirsi dell'ottimismo sui tagli dei tassi anticipati, mentre gli operatori di mercato guardano ai verbali della Fed per ottenere maggiore chiarezza sul pensiero della banca centrale.

"Data la forte accoglienza dovish da parte del mercato dopo l'annuncio della Fed di dicembre, c'è il rischio che i verbali impediscano ulteriori scommesse dovish, in quanto nei verbali emergono alcune condizioni (in termini di sviluppi dei dati economici) per un allentamento della politica", ha affermato in una nota Francesco Pesole, stratega FX di ING.

Gli investitori osserveranno anche i dati sulle aperture di posti di lavoro negli Stati Uniti e il rapporto ISM sul settore manifatturiero, previsto nel corso della giornata, per valutare lo stato di salute dell'economia americana.

In Asia, le azioni sudcoreane sono scese di oltre il 2%, segnando il peggior giorno in quasi due mesi, mentre le azioni di Hong sono scese dello 0,9%.

La lira turca ha toccato nuovi minimi di 29,7850 per dollaro, avvicinandosi alla soglia dei 30 dollari.

Il tasso di inflazione annuale della Turchia è salito al 64,77% a dicembre, secondo i dati ufficiali, sostenendo una tendenza al rialzo che si prevede continuerà nei prossimi mesi, dopo un forte aumento del salario minimo.

Il rand sudafricano è sceso dello 0,6%, estendendo i ribassi della sessione precedente.

In Europa, il fiorino ungherese è salito dello 0,3% rispetto all'euro, mentre il Paese ha dato mandato per un'emissione obbligazionaria in dollari di riferimento a 12 anni mercoledì, che sarà prezzata nel corso della giornata, secondo quanto riportato da IFR News.

Il rublo russo è scivolato a 91,3725 per dollaro in un leggero trading festivo.

L'Argentina e il Fondo Monetario Internazionale sono vicini ad un accordo sulla revisione del suo programma di prestiti da 44 miliardi di dollari, hanno riferito tre fonti a Reuters, un passo fondamentale che metterebbe il Paese sulla buona strada per sbloccare la prossima tranche di finanziamenti.

Per il grafico sulla performance FX dei mercati emergenti nel 2023, vedere http://tmsnrt.rs/2egbfVh Per il grafico sulla performance dell'indice MSCI emergente nel 2023, vedere https://tmsnrt.rs/2OusNdX

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Per il rapporto sul mercato della RUSSIA, vedere (Relazione di Siddarth S a Bengaluru Redazione di Mark Potter)