I dati Usa mostrano che gli occupati del settore privato sono aumentati più del previsto nel mese di luglio. I piani del Tesoro per aumentare le dimensioni delle aste di titoli di Stato nel terzo trimestre hanno inoltre spinto al rialzo i rendimenti dei Treasury a lunga scadenza, favorendo il dollaro.

L'indice del dollaro, che misura la valuta rispetto ai sei principali controparti, guadagna fino a 102,84, massimo da quattro settimane, per poi scambiare in rialzo dello 0,2% a 102,77 dopo i guadagni dello 0,5% visti ieri.

A fronte di un dollaro più forte, la sterlina perde lo 0,2% a 1,27 dollari, dopo aver toccato ieri il minimo da quattro settimane a 1,268.

Tra poche ore il verdetto di politica monetaria della Banca d'Inghilterra, che dovrebbe aumentare i tassi aumentare di 25 punti base portandoli al 5,25%, record degli ultimi 15 anni.

Lo yen, considerato un asset rifugio, scivola dello 0,2% a 143,10 per dollaro, un minimo da quattro settimane a 143,89.

L'euro cede lo 0,2% a 1,0920 dollari, mentre il dollaro australiano scivola ai minimi da due mesi a 0,6522 dollari.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Alessia PéXXX)