LONDRA/NEW YORK (Reuters) - Il dollaro è in calo, dopo i dati cinesi che mostrano come nel mese di luglio la seconda economia mondiale sia entrata in una fase deflativa, aumentando la possibilità che Pechino introduca ulteriori misure di stimolo. Aumenta intanto la propensione al rischio.

La vendita di dollari da parte delle banche cinesi controllate dallo Stato ha aiutato lo yuan a risalire dai minimi di un mese. Il fixing del cambio da parte della banca centrale cinese, più forte del previsto a 7,2065 per dollaro, indica quanto l'istituto centrale sia a disagio con la svalutazione dello yuan.

L'indice del dollaro scende dello 0,1% a 102,38.

L'euro avanza dello 0,2% a 1,0978 dollari, mentre la sterlina è cedente a 1,273 dollari.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Alessia Pé)