(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 22 mar - Prosegue senza scosse la seduta delle Borse Europee. Al giro di boa il Ftse Mib di Milano arretra dello 0,15%. Sulla parità il Dax di Francoforte (-0,06%), che non reagisce all'aumento a 87,8 punti sopra le stime dell'indice Ifo sul clima degli affari in Germania, mentre si muovono in netto rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,6%) e l'Ibex di Madrid (+0,5%). Calano invece l'Aex di Amsterdam (-0,45%) e il Cac di Parigi (-0,45%), schiacciati rispettivamente dai titoli tecnologici e dal lusso. A orientare il proseguimento di giornata sarà ancora la politica monetaria, con gli investitori alla ricerca di ulteriori conferme su un possibile taglio dei tassi a giugno (oggi in calendario i discorsi del presidente Fed Powell e del capo economista della Bce Lane). Intanto segnali di apertura sono arrivati dal presidente della Bundesbank Joachim Nagel che ha sottolineato l'aumento delle "probabilità che vedremo un taglio dei tassi prima della pausa estiva". Venendo ai singoli titoli, a Piazza Affari svetta Leonardo (+1,8%). Rimbalza Tim (+1,7%), dopo i cali scattati alla vigilia con l'emergere di due nuove posizioni corte nette sopra lo 0,5%, quelle di Blackrock e Capital Fund Management. Ancora una seduta difficile per Brunello Cucinelli (-2%), che scivola in fondo al Ftse Mib in scia a Lvmh a Parigi e al resto del lusso europeo. Pesanti anche Mps (-2,6%) e Amplifon (-2,3%) e St (-2%), in scia ai tecnologici. Il mercato ha accolto poi freddamente i conti di Enel (-0,12%), con gli analisti che però sono positivi sulla riduzione dell'indebitamento e la cedola. Fuori dal paniere principale rally di Frendy Energy (+14,6%), che ieri, a mercati chiusi, ha annunciato il ritorno all'utile. Corre anche Dovalue (+7,3%), sulla scorta del piano industriale 2024-2026 e sulla notizia della firma di un accordo non vincolante per una potenziale aggregazione con Gardant. Affonda WeBuild (-5,8%), dopo che Unicredit - secondo quanto riferiscono gli operatori di Piazza affari - ha deciso di smobilitare la quota che deteneva nella società di costruzioni pari al 5% con una vendita accelerata di azioni. Sul valutario, l'euro è debole e si attesta 1,081 dollari(da 1,0816 della vigilia). Il cambio Euro/yen a 163,9 (da 164,75) e dollaro/yen a 151,8 (da 151,69). Poco mosso il petrolio, con il Brent a 85,7 dollari e Wti a 81,7 dollari. In recupero il gas (+3%) sul Ttf ad Amsterdam a 27,2 al MWh. L'oro, dopo aver toccato ieri quota 2.200 dollari, rimane sotto la soglia del record storico.

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(RADIOCOR) 22-03-24 13:05:44 (0329)NEWS 3 NNNN


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March 22, 2024 08:05 ET (12:05 GMT)