BRASILIA (awp/ats/ans) - La Borsa di San Paolo (Bovespa) ha registrato una redditività accumulata del 22,28% nel 2023, la più alta dal 2019, quando registrò il 31,58%, mentre il dollaro è sceso dell'8% nell'anno. L'indice Bovespa ieri ha chiuso nell'ultima sessione di negoziazioni del 2023 con un calo dello 0,01%, a 134.185 punti, il punteggio più alto della storia, in termini nominali.

Il 2023 è stato un anno segnato dalla riforma fiscale e dall'inizio del ciclo di taglio degli interessi da parte della Banca centrale, che ha chiuso il periodo di 12 mesi con il tasso Selic all'11,75%.

"Il Brasile continua ad essere uno dei pochi Paesi emergenti a portare avanti l'agenda delle riforme. Questa situazione è riconosciuta dall'investitore straniero che è stato il principale acquirente in Borsa", ha dichiarato l'economista Alexandre Cancherini al quotidiano Valor Economico.

Un altro elemento che ha avuto un impatto positivo sull'evoluzione dell'Ibovespa è stato il processo di allentamento monetario negli Stati Uniti. Il dollaro ieri è salito dello 0,41%, scambiato a 4,852 reais, ma ha accumulato un calo dell'8,06% nel 2023, il maggiore dal 2016, quando cadde del 17,69%.

A sua volta, nel corso del 2023, l'indice Ftse Mib della Borsa di Milano ha registrato un aumento del 28% (con un massimo annuale a 30.427 punti l'11 dicembre scorso e un minino a 24.158 il 2 gennaio), con valori superiori a quota 30 mila punti che non si registravano dal giugno del 2008, stando ai dati di fine anno di Borsa italiana, che ricorda come l'indice Ftse Italia All Share registra un aumento del 26,2%.

La capitalizzazione complessiva delle società quotate al 28 dicembre sui listini di Piazza Affari si attesta a 761 miliardi di euro, pari al 39,4% del Prodotto interno lordo italiano, contro i 626 miliardi dell'anno scorso (33,9% del Pil).