(Alliance News) - Martedì, i principali listini europei confermano le aspettative e aprono la seduta in territorio negativo in una giornata tranquilla sotto il profilo macroeconomico.

Così, il FTSE Mib è in rosso dello 0,5% a 27.704,86, il Mid-Cap cede lo 0,4% a 39.274,60, lo Small-Cap è in rosso dello 0,2% a 25.690,09, mentre l'Italia Growth è in ribasso dello 0,1% a 8.225,09.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è in verde dello 0,3%, il DAX 40 di Francoforte guadagna lo 0,4%, mentre il FTSE 100 di Londra è in rialzo dello 0,1%.

"Il sollievo che è arrivato con la notizia di aver evitato un potenziale shutdown del governo USA è durato poco. Il sentiment sui mercati azionari si è rapidamente inasprito, sia in Europa che Oltreoceano, mentre i rendimenti del Tesoro statunitense non hanno reagito positivamente alla notizia del no shutdown", ha commentato Ipek Ozkardeskaya, senior analyst di Swissquote Bank.

"Il selloff dei titoli decennali statunitensi si è invece accelerato; il rendimento a 10 anni ha toccato il 4,70%, mentre il rendimento a 2 anni è rimasto stabile intorno al livello del 5,10%, dato che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell non ha detto molto sul futuro della politica monetaria in un discorso lunedì, ma i suoi colleghi hanno continuato a parlare da falco".

"Michelle Bowman della Fed ha affermato che potrebbero essere necessari più rialzi dei tassi d'interesse per domare l'inflazione, mentre Micheal Barr ha ribadito che i tassi sono probabilmente abbastanza restrittivi, ma dovrebbero rimanere più alti per un periodo più lungo. A proposito di prezzi del petrolio, ieri il greggio è sceso sotto il livello di USD90, in parte a causa delle condizioni di ipercomprato del mercato, risultato di un rally di oltre il 40% dalla fine di giugno, e in parte perché le aspettative di tassi più alti per più tempo hanno aumentato le probabilità di recessione".

Sul listino principale di Borsa Italiana, sul fondo c'è ERG, in rosso del 2,4%. Fa male anche Eni, in flessione dell'1,9%, insieme agli energetici come Enel, che lascia sul parterre l'1,7%, A2A, in rosso dell'1,0%, e Italgas in calo dell'1,0%.

Eni fatica da ieri, nonostante abbia annunciato una importante scoperta a gas effettuata dal pozzo Geng North-1 perforato nella licenza North Ganal, a circa 85 km di distanza dalla costa orientale del Kalimantan, in Indonesia. Le stime preliminari indicano volumi complessivi pari a 5.000 miliardi di piedi cubi di gas - pari a circa 140 miliardi di metri cubi - con un contenuto di condensati fino a circa 400 milioni di barili. I dati acquisiti permetteranno lo studio delle opzioni per uno sviluppo accelerato.

Tra le oil, fa eccezione Saipem che guadagna lo 0,1%.

In testa al listino c'è Campari, che sale dello 0,7%, seguita da Amplifon, su dello 0,4%. A chiudere il podio c'è DiaSorin, su dello 0,3%.

Sul Mid-Cap, sono pochi i titoli in attivo, tra cui Brunello Cucinelli che guadagna l'1,4%. Sul titolo Goldman Sachs esprime una valutazione 'buy' con target price a EUR87,00.

Il resto del comparto moda apre in calo, con Salvatore Ferragamo che lascia sul parterre il 2,0% e Tod's che perde il 3,0%, sedendosi sul fondo.

Piaggio & C - in verde dello 0,3% - ha comunicato mercoledì di aver collocato con successo il prestito obbligazionario senior high-yield da EUR250,0 milioni, con scadenza tra sette anni.

Il bond ha un tasso di interesse annuo fisso del 6,5% e un prezzo di emissione del 100%.

Sullo Small-Cap, SAES Getters guadagna lo 0,6%, dopo aver annunciato lunedì il closing dell'operazione di cessione alla società statunitense Resonetics del business del Nitinol e, in particolare, delle società controllate statunitensi Memry Corporation e SAES Smart Materials.

Il prezzo di cessione è pari a USD900 milioni.

Safilo Group cede lo 0,2%. La società ha fatto sapere venerdì che sono stati firmati i contratti per la cessione dei rami d'azienda relativi allo stabilimento di Longarone alle società del settore Thélios e Innovatek. Il closing delle operazioni, soggetto all'avveramento di condizioni sospensive, è previsto per fine ottobre.

Pierrel - in rosso dell'1,5% - ha comunicato lunedì di aver ottenuto l'autorizzazione alla commercializzazione in Algeria per l'anestetico dentale a base di Articaina, Orabloc nella formulazione 1:100.000.

Bioera va giù del 28%. La company ha comunicato di aver chiuso il primo semestre con ricavi pari a EUR0,0 milioni rispetto a EUR400.000 del primo semestre del 2022. Il risultato netto mostra una perdita di EUR1,6 milioni rispetto al passivo di EUR1,2 milioni del primo semestre del 2022; il risultato netto risente di un onere di EUR900.000 derivante dalla valutazione della partecipazione detenuta dal gruppo in Splendor Investments SA, oggetto di messa in liquidazione successivamente al 30 giugno a seguito dell'intervenuta cessione dell'unico asset dalla stessa detenuto.

Fra le PMI, Deodato.Gallery non scambia ancora, dopo aver annunciato l'apertura di due nuovi spazi espositivi a Padova.

Pattern non scambia ancora, ma ha fatto sapere lunedì di aver ha perfezionato la cessione a Burberry Italy del ramo d'azienda del plant torinese dedicato alla progettazione e produzione dei prodotti del marchio Burberry.

Diversamente da quanto annunciato lo scorso 28 marzo, il prezzo versato oggi a Pattern è stato pari ad EUR22,4 milioni, a seguito di un aggiustamento preliminare del prezzo base di EUR21 milioni in funzione di una stima provvisoria del capitale circolante commerciale e della Posizione finanziaria netta del ramo di azienda.

Doxee - non ancora interessata dagli scambi - ha comunicato di aver chiuso il primo semestre con una perdita netta di EUR3,2 milioni dall'utile netto di EUR300.000 dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi risultano pari a EUR12,1 milioni, in crescita rispetto a EUR11,1 milioni al 30 giugno 2022. La società Infinica ha contribuito alla generazione dei ricavi consolidati per EUR1,8 milioni.

In Asia, il Nikkei ha chiuso in calo dell'1,6% a 31.237,94 e l'Hang Seng è in rosso del 2,9% a 17.304,19 mentre Shanghai è ancora chiusa per una festività nazionale.

A New York, il Dow ha chiuso in calo dello 0,2% a 33.433,35, il Nasdaq è salito dello 0,7% a 13.307,77 mentre l'S&P 500 ha finito in parità a 4.288,39.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0476 contro USD1,0507 in chiusura azionaria europea di lunedì mentre la sterlina vale invece USD1,2071 da USD1,2139 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD90,20 al barile da USD90,93 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.838,00 l'oncia da USD1.832,31 l'oncia di lunedì sera.

Nel calendario macroeconomico di martedì, alle 1200 CEST è in programma la pubblicazione del saldo della bilancia commerciale italiana.

Dagli USA, alle 1400 CEST, focus sul discorso del membro del FOMC Bostic mentre, alle 1730 CEST, è prevista un'asta dei buoni del Tesoro a 52 settimane. Alle 2230 CEST, infine, sarà in arrivo il dato sulle scorte settimanali di petrolio.

Nel calendario societario di Piazza Affari, non sono previsti particolari eventi in programma.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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