L'indice azionario spagnolo Ibex-35 non è riuscito a interrompere la sua spirale ribassista lunedì e ha toccato un minimo di sette mesi, scendendo a tratti sotto il livello psicologico dei 9.000 punti.

L'indice si è avviato verso la quarta sessione consecutiva di ribassi, in quanto l'acuirsi delle tensioni in Medio Oriente e gli alti rendimenti obbligazionari hanno costretto gli investitori a optare per la cautela a pochi giorni dalla prossima decisione della Banca Centrale Europea.

"Ci aspettiamo che i tassi rimangano invariati (deposito 4,0%, pronti contro termine 4,5%), in un contesto di continua moderazione dell'IPC dell'Eurozona a settembre (headline +4,3% a/a, core +4,5% a/a) dopo +450 bps di rialzi dei tassi da luglio 2022, e in attesa di nuovi dati e dell'aggiornamento del quadro macro alla riunione del 14 dicembre", hanno dichiarato gli analisti di Renta 4 nella loro nota giornaliera.

"Ci aspettiamo che la BCE ribadisca il suo impegno a mantenere i tassi d'interesse bassi per un periodo di tempo sufficiente a riportare l'inflazione al target", hanno aggiunto.

Nel frattempo, negli Stati Uniti, gli investitori hanno spinto i rendimenti verso l'alto mentre le obbligazioni continuano a scendere, sollevando la speculazione che il mercato stia contemplando una nuova normalità per i tassi al di sopra dell'obiettivo del 2,5% della Fed.

L'aumento globale dei costi di finanziamento ha indotto il mercato a escludere quasi del tutto la possibilità che la Fed aumenti i tassi la prossima settimana, calcolando al 70% la possibilità che la stretta monetaria sia completamente terminata.

Questa settimana i dati sulla crescita e sull'inflazione su entrambe le sponde dell'Atlantico guideranno il processo decisionale, mentre proseguiranno i comunicati sugli utili societari a livello globale.

In questo contesto, alle 07:27 GMT di lunedì, l'indice selettivo del mercato azionario spagnolo Ibex-35 era in calo di 30,50 punti, pari allo 0,34%, a 8.998,60 punti, il livello più basso dalla fine di marzo, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei era in calo dello 0,03%.

Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,69%, BBVA lo 0,50%, Caixabank l'1,13%, Sabadell il 2,33%, Bankinter l'1,59% e Unicaja Banco l'1,18%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica è scesa dell'1,47%, Inditex è avanzata dell'1,08%, Iberdrola è scesa dello 0,72%, Cellnex è scesa dell'1,14% e la compagnia petrolifera Repsol ha perso lo 0,84%.

(Informazioni di Flora Gómez; a cura di Tomás Cobos)