L'Ibex-35 ha continuato a non avere una direzione chiara martedì, in attesa degli importanti dati sull'inflazione di questa settimana e dei commenti delle banche centrali, mentre i mercati analizzavano le nuove trimestrali societarie.

Lo sfondo continua a essere la speculazione sull'orizzonte dei tassi d'interesse, per cui non si prevedono movimenti importanti fino all'arrivo di dati macroeconomici o di altri segnali che potrebbero fare chiarezza sulla questione, come l'indicatore d'inflazione preferito dalla Fed previsto per giovedì.

Gli analisti si aspettano che l'indice dei prezzi core del rapporto sui consumi personali (noto come PCE) aumenti dello 0,4% a gennaio.

In settimana sono previsti anche i discorsi di diversi governatori della Federal Reserve statunitense. Il governatore della Fed di Kansas City, Jeffrey Schmid, è stato tra i primi a parlare, allineandosi con altri leader della banca centrale che vogliono evitare un taglio precipitoso dei tassi.

"Non c'è bisogno di inasprire preventivamente la politica monetaria... Credo che la cosa migliore da fare sia continuare a osservare come l'economia risponde all'inasprimento applicato e attendere prove convincenti che la guerra all'inflazione sia stata vinta", ha dichiarato Schmid.

Secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati hanno spostato le loro previsioni sull'inizio dei tagli dei tassi della Fed da maggio a giugno.

In Europa è prevista la pubblicazione degli indici di fiducia economica della zona euro mercoledì e dell'IPC preliminare di febbraio venerdì, dove gli analisti si aspettano un rallentamento del dato annuale al 2,9%, che potrebbe anticipare i tempi dei tagli dei tassi della Banca Centrale Europea.

Sul fronte delle valute, la criptovaluta bitcoin ha toccato i massimi di due anni sopra i 57.000 dollari, spinta dall'annuncio dell'acquisto di altri 3.000 token da parte di MicroStrategy.

Alle 08:15 GMT di martedì, il benchmark spagnolo Ibex-35 era in calo di 26,60 punti, o dello 0,26%, a 10.111,80 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei era in aumento dello 0,09%.

Tra i titoli che hanno pubblicato i risultati, la società energetica Naturgy è scesa dello 0,71% dopo aver annunciato un aumento del 20% degli utili netti, anche se non ha fornito previsioni per quest'anno, attribuendo la colpa alla volatilità dei mercati energetici.

La società farmaceutica Rovi è scesa del 4,06% dopo aver annunciato dati sostanzialmente in linea con le aspettative. I trader azionari hanno sottolineato le prese di profitto dopo un rialzo di quasi il 50% dall'inizio di novembre.

Il settore bancario ha visto Santander in rialzo dello 0,03%, BBVA dello 0,21%, Caixabank dello 0,10%, Sabadell dello 0,58%, Bankinter dello 0,2% e Unicaja Banco dello 0,46%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica è scesa dello 0,05%, Inditex ha perso lo 0,70%, Iberdrola ha perso lo 0,33%, Cellnex è scesa dello 0,44% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dello 0,75%.

(Informazioni di José Muñoz; a cura di Tomás Cobos)