L'indice azionario spagnolo Ibex-35 ha chiuso la sua quinta settimana consecutiva in territorio positivo, mentre gli investitori hanno digerito gli ultimi dati economici provenienti sia dall'Europa che dagli Stati Uniti, prima di entrare nel vivo della stagione degli utili societari in Spagna.

In una sessione caratterizzata dalla cautela degli operatori di borsa, il mercato azionario spagnolo ha fatto leggermente peggio delle sue controparti europee, appesantito da un settore bancario penalizzato dalle prese di profitto.

"Sebbene in Europa prevalga un tono più ottimistico, i mercati azionari in generale non riescono ancora a stabilire una direzione chiara. Dopo il rimbalzo dai minimi di marzo, c'è un sentimento di cautela sulla strada da seguire", ha commentato Chris Beauchamp, analista di IG, in una nota.

Tra i timori di un deterioramento del ciclo economico e di un'inflazione di fondo elevata, il mercato ha rivolto la sua attenzione venerdì agli indici compositi dei responsabili degli acquisti (PMI) di aprile, pubblicati su entrambe le sponde dell'Atlantico, che hanno sorpreso in positivo, battendo le aspettative degli analisti intervistati da Reuters.

Tuttavia, i PMI in Europa hanno lasciato un sapore agrodolce, ha detto Javier Molina, analista di eToro, con il divario tra un settore dei servizi robusto e un settore manifatturiero debole, segno che l'economia europea rimane vulnerabile alle correnti divergenti.

"La spesa dei consumatori rimane ancora forte, il che potrebbe spingere la BCE a continuare ad alzare i tassi per un po', ma anche lo stato di salute dell'attività manifatturiera potrebbe essere una preoccupazione nel medio termine", ha aggiunto.

In questo contesto, l'Ibex-35 spagnolo ha chiuso venerdì in calo di 35,30 punti, con una flessione dello 0,37%, a 9.415,60 punti. Nonostante il calo giornaliero, per l'intera settimana l'Ibex-35 è in crescita dello 0,56%.

L'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei è salito dello 0,29%.

All'interno dell'Ibex 35, ArcelorMittal (-3,7%) e Acerinox (-1,9%) sono stati tra i titoli più penalizzati dopo la battuta d'arresto dei dati manifatturieri di aprile, in un contesto di allarme per il rallentamento dell'economia che alimenta la sfiducia degli investitori nei confronti dei titoli industriali, più esposti ai cicli macro.

Nel settore bancario, Santander ha perso l'1,03%, BBVA lo 0,47%, Caixabank l'1,76%, Sabadell lo 0,71%, Bankinter il 2,57% e Unicaja Banco l'1,17%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica è scesa dello 0,49%, Inditex è avanzata dello 0,45%, Iberdrola ha guadagnato lo 0,08%, Cellnex è scesa dello 0,63% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dello 0,23%.

(Servizio di Matteo Allievi; montaggio di Tomás Cobos)