(Alliance News) - Piazza Affari ha aperto la settimana in ribasso, con l'indice delle blue chip che ha posizionato l'asticella dei punti in area 33.300, in linea con le altre piazze europee, mentre le sale trading si muovevano con cautela in vista della pubblicazione dei dati sull'inflazione degli USA - stavolta il CPI - prevista per martedì.

Nel mentre, i mercati appaiono oramai orientati per il primo taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea da affettuarsi al meeting di giugno.

"Circa 95 punti base di tagli dei tassi sono previsti entro la fine dell'anno, rispetto alla nostra previsione di base di 75 pb. Lagarde ha commentato che le aspettative del mercato stanno convergendo meglio verso le opinioni della BCE. Sebbene la soglia per valutare un'alta probabilità di una manovra ad aprile sia probabilmente piuttosto alta, le sorprese nei dati economici possono facilmente spostare i pricing in avanti", ha sottolineato Nordea in una nota.

Più "generosa" nelle stime appare invece ABN AMRO, che in una nota sottolinea: "Il nostro scenario di base prevede che la BCE tagli i tassi di 25 pb a giugno, il che è sostanzialmente in linea con le attuali quotazioni di mercato. Riteniamo che dopo di ciò seguiranno riduzioni dei tassi di 25 pb in ciascuna delle restanti riunioni politiche di quest'anno, per un totale di 125 pb di tagli dei tassi nel 2024".

Così, il FTSE Mib, ha chiuso in calo dello 0,3% a 33.315,07.

Il Mid-Cap ha lasciato sul parterre lo 0,5% a 46.194,45, lo Small-Cap ha chiuso in rosso dello 0,6% a 27.362,65, mentre l'Italia Growth ha chiuso in passivo dello 0,7% a 8.044,62.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in rosso dello 0,1%, il FTSE 100 di Londra, unico in verde, ha raccolto lo 0,1% mentre il DAX 40 di Francoforte ha marcato un calo dello 0,4%.

Sul Mib, Telecom Italia ha chiuso in fondo al listino in calo del 4,6% dopo aver comunicato lunedì un'integrazione del comunicato stampa e della presentazione del piano industriale al 2026, precisando che il debito netto pro-forma al netto del deleverage stimato per l'operazione Netco pari a circa EUR6,1 miliardi al 31 dicembre 2023, è atteso alla fine del 2024 pari a circa EUR7,5 miliardi.

Tale variazione è principalmente riconducibile a una componente di gestione ordinaria - ovvero l'Ebitda al netto degli investimenti, gli oneri finanziari, l'andamento del Net Working Capital, le minorities di TIM Brasil e la componente tasse e altri oneri - e un'altra di gestione straordinaria, ovvero gli impatti connessi all'operazione Netco come i costi da separazione, gli eventuali impatti da price adjustment e ulteriori partite relative al Net working Capital. Infine, per quanto riguarda i flussi di cassa 2025-2026, la società ha precisato che nel 2025 il Net cash flow è atteso intorno allo zero e nel 2026 intorno a EUR500,0 milioni.

Nexi ha invece ceduto il 3,6%, con prezzo a EUR6,32 per azione, dopo l'1,9% di verde di venerdì sera. Da segnalare che sul titolo UBS ha tagliato il prezzo obiettivo a EUR7,75 da EUR8,25 con raccomandazione 'buy'.

Leonardo ha invece lasciato sul parterre il 4,1%, in attesa dei conti previsti in giornata.

Fra i pochi rialzisti, Banca BPER ha portato a casa un verde del 2,1% con prezzo a EUR3,88. Il titolo ha così aggiornato il suo nuvo massimo a 52 settimane a questo nuovo livello di prezzo.

Bene anche Moncler, che ha raccolto l'1,8%, alla sua quarta seduta con candela rialzista.

Sul segmento cadetto, Fincantieri ha chiuso avanti oltre l'11% dopo aver fatto sapere giovedì di aver migliorato la perdita nel 2023, passando a una perdita di EUR53 milioni da una perdita per EUR324 milioni al 31 dicembre 2022. I ricavi nel periodo si sono attestati a EUR7,65 miliardi da EUR7,44 miliardi nel 2022.

Acea ha portato a casa il 5,2%, con prezzo a EUR15,72 e aggiornando il massimo a 52 settimane a EUR15,73.

Maire Tecnimont è avanzato dello 0,6%, interrompendo un trend negativo durato sette sedute. Nei giorni scorsi ha annunciato che Tecnimont si è aggiudicata tramite gara da Sonatrach un contratto di Ingegneria, Procurement, Costruzione e Commisioning per un nuovo impianto di alchil-benzene solfonato lineare nella zona industriale di Skikda, a 350 chilometri ad est di Algeri. Il valore del contratto è di circa USD1,1 miliardi

Technoprobe ha invece lasciato sul parterre il 5,6%, alla sua sesta seduta da ribassista.

Ascopiave è invece arretrato del 3,6%, facendo seguito al rosso dell'1,4% della seduta precedente, dopo due sedute positive in seguito alla pubblicazione dei buoni conti relativi al 2023.

Tra le smallcap, Somec ha ceduto il 23%, dopo aver fatto sapere di aver esaminato i dati di pre-chiusura relativi all'esercizio 2023 e, in conseguenza di essi, di aver rivisto al ribasso le aspettative relative al 2023, pubblicate lo scorso settembre. Nello specifico, la società prevede ora un Ebitda al di sotto del valore minimo previsto dal range comunicato in precedenza, per una percentuale di circa il 25%. La Posizione finanziaria netta si collocherà invece al di sopra del valore massimo previsto dal range di circa il 20%.

Bastogi ha invece ceduto il 9,6%, inanellando la quinta sessione di fila con candela ribassista.

Landi Renzo ha chiuso in nota negativa con un meno 5,9%, facendo seguito alle due precedenti sedute in rosso.

Safilo Group ha ceduto il 2%, dopo aver fatto sapere di aver rinnovato con Missoni l'accordo di licenza globale per l'eyewear a marchio Missoni fino alla fine del 2029.

Tra le PMI, Allcore ha chiuso rialzista del 4,1% a EUR1,77 per azione, al rimbalzo dopo sei sedute ribassiste.

Forza ancher su Destination Italia, che ha chiuso in rialzo del 3,9%, interrompendo il trend bearish durato cinque sedute.

Pasquarelli Auto ha chiuso in calo dello 0,2%. La società ha fatto sapere di aver siglato venerdì l'accordo per l'affitto di un ramo d'azienda di Giansante Auto, concessionaria dei marchi Fiat, Abarth, Lancia e Fiat Professional per le province di Chieti e Pescara, nonché rivenditore di auto usate, fondata nel 1949.

Nel 2022 Giansante Auto ha realizzato ricavi pari a circa EUR24,3 milioni, un margine operativo lordo negativo per circa EUR1,1 milioni e una perdita per circa EUR1,4 milioni. Nel 2023 la società ha attivato la procedura di composizione negoziata per la soluzione della crisi d'impresa. L'operazione è finalizzata al futuro possibile acquisto di Giansante Auto. Il canone di affitto per il ramo d'azienda è stabilito in EUR10.000 mensili.

Compagnia dei Caraibi ha invece ceduto oltre il 14%, alla sua terza sessione in passivo e chiudendo il segmento.

A New York, il Dow si muove poco sotto la parità, il Nasdaq cede lo 0,2%, mentre anche l'S&P 500 sta segnando un passivo dello 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0925 contro USD1,0948 registrato in chiusura azionaria europea di venerdì, mentre la sterlina vale USD1,2807 da USD1,2860 di venerdì sera.

Il Brent vale USD82,45 al barile contro USD81,76 al barile di venerdì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.181,00 l'oncia da USD2.181,30 l'oncia di venerdì sera.

Il calendario macroeconomico di martedì prevede, alle 0800 CET, il tasso di disoccupazione britannico mentre dalla Germania arriverà l'inflazione. Alle 1110 CET, in Italia, si terrà un'asta di BOT italiani a 12 mesi mentre alle 1200 CET verrà pubblicato il report mensile dell'OPEC.

Dagli USA - alle 1330 CET -, verrà pubblicato il dato sull'inflazione mentre in serata, alle 2230 CET, sarà la volta della pubblicazione del report sulle scorte settimanali di petrolio.

Nel calendartio societario - fra i numerosi risultati in arrivo -, si segnalano quelli di Alerion, Caltagirone, ERG, FinecoBank, ItalGas, Saipem, Tod's e WIIT.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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