(Alliance News) - Giovedì, il Mib sta avanzando in area 30.400 a metà seduta, in linea con la performance dei suoi omologhi europei, in vista del cruciale rapporto sull'inflazione statunitense previsto in giornata per fornire informazioni sulla traiettoria del taglio dei tassi di interesse della Federal Reserve.

Il calo della produzione industriale in Italia è accentuato a novembre, con i dati annuale e mensile in peggioramento rispetto al mese precedente, come reso noto dall'Istat giovedì. La produzione industriale dell'Italia è calata dell'1,5% su base mensile a novembre dopo essere diminuita dello 0,2% a ottobre. Su base annua, il calo del 3,1% di novembre segue quello dell'1,1% di ottobre.

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Così, il FTSE Mib sta avanzando dello 0,2% a 30.496,12.

In Europa, il FTSE 100 di Londra avanza dello 0,1%, il CAC 40 di Parigi sale dello 0,2%, mentre il DAX 40 di Francoforte sta avanzando con lo 0,3%.

Fra i listini minori, il Mid-Cap sta avanzando con lo 0,2% a 44.338,67, lo Small-Cap sta salendo dello 0,2% a 27.492,54 e l'Italia Growth è in calo dello 0,1% a 8.260,77.

Sul Mib, Iveco conferma il buono stato di forma visto sin dal suono della campanella, guidando il listino con un attivo del 6,7%, alla sua sesta seduta da rialzista.

Buoni scambi anche su Ferrari, che solleva l'asticella del prezzo del 2,0% con nuovo prezzo a EUR323,20.

DiaSorin sta invece avanzando dell'1,7%, dopo la flessione dello 0,6% della seduta precedente.

Goldman Sachs ha aumentato il prezzo obbiettivo di Brunello Cucinelli a EUR112,00 da EUR90,00, con il titolo che segna un rialzo dell'1,5%.

Banco BPM - in denaro rosso con lo 0,6% - ha fatto sapere mercoledì di aver concluso una nuova emissione di un green senior bond con scandenza a sei anni e possibilità di rimborso anticipato a gennaio 2029 da EUR750 milioni. Gli ordini sono stati superiori a EUR3,2 miliardi, pari a quattro volte l'ammontare emesso e con richieste da 200 investitori.

Nota negativa anche per Moncler, che segna un meno 0,2%, tirando i remi in barca dopo tre sedute rialziste.

Sul MidCap, Alerion sta portando l'asticella al rialzo dell'1,5%, con la company che prosegue regolarmente con l'acquisto di azioni proprie. Da ultimo ha comunicato di aver acquistato azioni ordinarie proprie - tra il 2 e il 5 gennaio - per un controvalore complessivo di EUR169.000 circa.

Si posiziona bene anche GVS, che avanza con l'1,7% a EUR5,45 per azione dopo la contrazione del 2,0% della vigilia.

Spinta anche su Technogym, che mostra una candela rialzista dell'1,5% dopo la flessione di mercoledì sera con lo 0,6%.

Tinexta sta avanzando dello 0,7%, dopo la flessione della vigilia con la stessa percentuale.

Goldman Sachs ha tagliato il target price di Salvatore Ferragamo a EUR11,80 da EUR13,60. Il titolo sta cedendo lo 0,6% a EUR11,49.

In coda, d'Amico sta chiudendo il segmento, con rosso dell'1,5%, doo la contrazione della vigilia pari all'1,4%.

Sullo SmallCap, Caleffi avanza del 4,3%, puntando alla quarta sessione rialzista consecutiva.

Il Sole 24 Ore sta avanzando del 4%, dopo lo 0,9% di rosso della vigilia.

Buoni acquisti anche su Autostrade Meridionali, che avanza dell'1,0% portando l'attivo su base settimanale al 19%.

Scambia bene anche Class Editori, che si porta avanti del 3,8%, in posizione per la quaterna rialzista.

Fra le PMI, Copernico avanza dell'8,3%, dopo due sedute ribassiste.

Energy si sta spingendo avanti del 2,2%, dopo il 2,7% di verde della vigilia.

EdiliziAcrobatica - su del 2,3% - giovedì ha reso noto che il numero di contratti sottoscritti nel corso del 2023 è aumentato del 48%, passando da 17.925 contratti nel 2022 a 26.550. Questo risultato riflette la decisa crescita del numero dei clienti, che registra un incremento anno su anno del 100%.

Growens -in calo dello 0,4% - ha comunicato mercoledì i dati del quarto trimestre del 2023 relativi alle vendite della linea di business CPaaS e alle annual recurring revenues della linea di business SaaS a dicembre 2023.

A New York, nella notte europea, il Dow è salito dello 0,5%, il Nasdaq ha raccolto lo 0,8%, mentre l'S&P 500 è salito con lo 0,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0965 contro USD1,0954 registrato in chiusura azionaria europea di mercoledì mentre la sterlina vale USD1,2741 da USD1,2722 di ieri sera.

Il Brent vale USD77,89 al barile contro USD77,48 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD2.031,95 l'oncia da USD2.030,25 l'oncia l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede, Oltreoceano, alle 1430 CET, vengono pubblicate le richieste di disoccupazione continua negli USA e i dati sull'inflazione.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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