TOKYO (awp/ats/ans) - Le vendite che continuano a colpire il mercato obbligazionario, con il Treasury americano che si avvicina sempre più al 5%, mandano al tappeto le borse mondiali. I forti ribassi sull'Europa e Wall Street si sono allargati questa mattina ai listini asiatici, con gli investitori sempre più allarmati per gli effetti che i rincari nel costo del debito potranno avere sull'economia e per la concorrenza che gli alti rendimenti delle obbligazioni potranno esercitare sul mercato azionario.

Tokyo cede il 2,3%, Seul il 2,4%, Hong Kong l'1,3% e Sydney lo 0,8% mentre i listini cinesi di Shanghai e Shenzhen sono chiusi per festività. L'indice dell'area Msci Asia-Pacifico è sceso del 10% dai massimi di luglio entrando in una fase di correzione tecnica e anche i future su New York e l'Europa sono in rosso. I Treasury americani sono saliti fino al 4,86% mentre le obbligazioni nipponiche, i cui rendimenti sono artificialmente compressi dalle politiche della Boj, si sono spinti ai massimi dal 2015.

L'attesa per una fase di tassi alti che si protrarrà più a lungo sta svalutando il mercato obbligazionario, con il rischio di effetti a catena che potrebbero minacciare la stabilità dei mercati. Non hanno aiutato i solidi dati sul mercato del lavoro americano, con le aziende che ad agosto offrivano 9,6 milioni di posti, più delle attese: le scommesse per un nuovo rialzo della Federal Reserve in dicembre sono così salite sopra il 50%.