Il Credit Suisse ha aggiornato le azioni cinesi a "sovrappesare" giovedì e ha espresso una nota più positiva sulla crescita economica del Paese, in quanto si aspetta misure di stimolo da parte del Governo in presenza di un calo del settore manifatturiero.

Il rallentamento dell'economia cinese ha sollevato preoccupazioni sulle prospettive globali, in quanto il calo della domanda del Paese ha avuto effetti a catena sui mercati sviluppati ed emergenti.

L'indice azionario cinese delle blue-chips è salito solo dello 0,7% circa quest'anno, rispetto al balzo di quasi l'8% dell'indice indiano Nifty 50 e all'aumento del 2,8% dell'indice MSCI delle azioni asiatiche escluso il Giappone.

"Il recente rallentamento sembra essere dovuto in parte al fatto che la Cina è un'economia molto orientata al settore manifatturiero ed è stata colpita dal forte rallentamento del consumo globale di beni", hanno scritto gli analisti di Credit Suisse guidati da Andrew Garthwaite in una nota.

Con l'obiettivo di crescita ufficiale del governo cinese di 'circa il 5%' ora a rischio, gli analisti del Credit Suisse si aspettano una risposta politica.

"Non vediamo ancora rischi sistematici perché i prezzi degli immobili non stanno crollando e gli spread del credito sono ancora bassi. La preoccupazione principale è che l'eccesso di capacità provochi deflazione", hanno aggiunto gli analisti.

Il Credit Suisse è rialzista sulle azioni cinesi in quanto vede un forte aumento della liquidità in eccesso, che secondo gli analisti sta già iniziando a migliorare.

"Le azioni cinesi stanno scontando un calo molto forte delle PMI di 5 punti, che secondo noi non si verificherà", hanno osservato, aggiungendo che le azioni sono valutate in modo attraente in un contesto di posizionamento leggero.

Rilevano un settore delle compagnie aeree ipervenduto e titoli tecnologici a buon mercato che hanno registrato revisioni degli utili migliori, evidenziando Alibaba dopo la sua decisione di dividersi in sei.