MILANO (MF-DJ)--Solido rimbalzo a Wall Street dopo la discesa di ieri, con lo sguardo sempre rivolto ai non farm payroll in pubblicazione venerdì. Il Dow Jones avanza dell'1,11%, l'S&P 500 dell'1,31% e il Nasdaq Composite dell'1,49%.

A migliorare il sentiment ha contribuito anche l'indice Ism non manifatturiero degli Usa che si è attestato a 61,9 punti a settembre, in aumento rispetto ai 61,7 di agosto, battendo il consenso degli economisti a 61,3 punti. Il sotto-indice sull'occupazione è sceso a 53 punti dai 53,7 di agosto. Quello relativo ai nuovi ordini ha registrato un aumento a 63,5 punti dai 63,2 del mese precedente. Infine il sotto-indice dei prezzi è salito a 77,5 punti rispetto ai 75,4 di agosto.

Il Pmi servizi Usa, nella lettura definitiva di settembre, si è invece attestato a 54,9 punti, in calo dai 55,1 di agosto ma al di sopra del dato preliminare a 54,4 punti. La crescita dell'output è rimasta solida a livello generale, puntualizzano gli economisti di Ihs Markit, ma ha comunque rallentato sui minimi da 9 mesi.

Sempre sul fronte macroeconomico la bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato ad agosto un deficit di 73,3 miliardi di dollari, in aumento rispetto al dato del mese precedente rivisto da 70,05 mld usd a 70,3 mld usd. Il disavanzo è peggiore di quello previsto dagli economisti che si aspettavano un deficit pari a 69,6 mld usd. Ora gli investitori attendono i numeri sul comparto dei servizi Usa (Pmi e Ism).

L'ampliamento del deficit commerciale degli Stati Uniti dovrebbe iniziare ad arrestarsi presto, non appena la maggior parte dei partner commerciali degli Usa raggiungerá la piena ripresa economica e il consumo interno rallenterá, afferma l'economista senior di Capital Economics Andrew Hunter. Tuttavia le attuali interruzioni della catena di approvvigionamento potrebbero aggiungere incertezza sui flussi commerciali, poichè è improbabile che queste tensioni si allentino presto e potrebbero pesare sia sulle esportazioni che sulle importazioni nei prossimi mesi. "La chiusura di una fetta significativa dell'industria automobilistica globale il mese scorso suggerisce che i forti cali delle esportazioni e delle importazioni di automobili visti ad agosto proseguiranno", avverte Hunter.

La discesa di Wall Street di ieri è dovuta a "diversi fattori: timori di rallentamento economico in un contesto di forti rialzi dei costi energetici, soprattutto dopo che ieri l'Opec+ ha confermato i livelli di produzione giá pianificati per novembre; rallentamento della crescita cinese a causa del freno del settore immobiliare; sullo sfondo rimane poi il braccio di ferro negli Usa sul debt ceiling", affermano gli strategist di Mps Capital Services.

In Cina alle tensioni causate dalla crisi di Evergrande ieri si è aggiunto il mancato rimborso di un'obbligazione da 206 milioni di dollari e di un prestito da 108 mln usd da parte della societá di servizi immobiliari Fantasia Holding che conferma le difficoltá del settore.

"Infine sul fronte debt ceiling si avvicina pericolosamente la data di teorico default, sebbene i democratici abbiano ancora la possibilitá e il tempo per far passare con la riconciliazione (metá dei voti in Senato piú quello del vicepresidente) un piano Build back better ridotto rispetto alle ambizioni iniziali con contestuale innalzamento del tetto sul debito", concludono gli esperti.

alb

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October 05, 2021 12:56 ET (16:56 GMT)