L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,1% a 7.159,3 alle 0035 GMT. Il benchmark ha chiuso in ribasso dello 0,7% mercoledì.
I dati degli Stati Uniti hanno mostrato che l'inflazione sottostante ha continuato a diminuire lentamente, rafforzando le scommesse che la Fed rimarrà ferma sui tassi di interesse per il momento.
In Australia, gli investitori hanno atteso i dati sull'occupazione di agosto per avere ulteriori indicazioni sulla crescita economica del Paese. Un sondaggio Reuters ha mostrato che il tasso di disoccupazione rimarrà probabilmente fermo al 3,7%.
I minatori nazionali sono saliti dello 0,8%, seguendo l'aumento dei prezzi del rame e del minerale di ferro dopo un moderato aumento dei dati sull'inflazione sottostante negli Stati Uniti.
I leader del settore BHP Group, Rio Tinto e Fortescue Metals Group sono saliti rispettivamente dello 0,1%, 1,2% e 2,5%.
I titoli finanziari sono scesi dello 0,1%, con le 'Big Four' che hanno guadagnato tra lo 0,1 e lo 0,3%.
La National Australia Bank è scesa fino allo 0,2% dopo aver dichiarato che avrebbe chiuso la sua sede di Hong Kong, in quanto le sue sedi di Singapore, Tokyo e Shanghai erano gli hub preferiti per il contatto con i clienti in Asia.
Le azioni dell'oro sono aumentate dello 0,3% negli scambi volatili, anche se i prezzi del metallo giallo sono scesi mercoledì a causa del rafforzamento del dollaro.
La major del settore Newcrest Mining ha guadagnato lo 0,1%, mentre Northern Star Resources è salita dello 0,5%.
Con i mercati che si concentrano su un'offerta di petrolio più rigida per il resto del 2023, i titoli energetici nazionali hanno seguito l'esempio per avanzare dello 0,4%, mentre i prezzi del petrolio sono saliti.
Woodside Energy ha perso lo 0,1%, mentre Santos ha guadagnato lo 0,5%.
Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,3% a 11.323,68.