Le azioni australiane sono scese venerdì, trascinate al ribasso dai minatori e dai titoli finanziari, dopo che i commenti dei funzionari della Federal Reserve degli Stati Uniti hanno spinto gli operatori di mercato a rivalutare quanto profondamente la banca centrale sarà in grado di tagliare i tassi di interesse quest'anno.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso dello 0,5% a 7.778,30 alle 0005 GMT, perdendo l'1,6% finora nella settimana, in quello che sarebbe il suo primo calo settimanale in tre. Il benchmark ha chiuso in rialzo dello 0,5% giovedì.

Giovedì, il Presidente della Banca della Riserva Federale di Minneapolis, Neel Kashkari, ha dichiarato di aver previsto due tagli dei tassi quest'anno in occasione dell'ultima riunione politica, ma se l'inflazione dovesse continuare a bloccarsi, potrebbe non esserci alcun taglio dei tassi quest'anno.

All'inizio della giornata, il Presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha detto che la banca centrale statunitense ha "tempo per schiarirsi le idee" sull'inflazione prima di iniziare a tagliare i tassi. Mercoledì, i funzionari della Fed, compreso il Presidente Jerome Powell, hanno mantenuto una strategia cauta di taglio dei tassi.

A Sydney, i minatori sono stati il maggior traino, perdendo lo 0,8%. BHP Group, Rio Tinto e Fortescue sono scesi tra lo 0,4% e l'1,1%.

I titoli finanziari sensibili ai tassi sono diminuiti dello 0,6%, con le banche "Big Four" in calo tra lo 0,3% e lo 0,9%.

I titoli dell'oro sono scesi dello 0,2%, ma sono in linea con il terzo guadagno settimanale consecutivo.

I minatori d'oro Northern Star Resources ed Evolution Mining sono scesi rispettivamente dell'1% e dello 0,7%.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,5% a 11.980,20.

Secondo un sondaggio Reuters, la banca centrale neozelandese dovrebbe lasciare invariati i tassi d'interesse chiave per la sesta riunione consecutiva di mercoledì e potrebbe aspettare il terzo trimestre per tagliare i tassi.