Le azioni australiane sono salite venerdì, guidate dai titoli minerari di peso elevato, ma il mercato è destinato al peggior mese dell'anno, in quanto le crescenti preoccupazioni per l'economia mondiale persistono tra le prospettive che le banche centrali mantengano i tassi di interesse più alti più a lungo.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,4% a 7.051,0 alle 0045 GMT, ma era destinato a perdere quasi il 3,5% per il mese, il peggiore dal settembre dello scorso anno. Il benchmark era anche in procinto di registrare il primo calo trimestrale in quattro anni.

La retorica da falco della Federal Reserve statunitense e le prospettive di tassi d'interesse più alti e più lunghi a livello globale hanno intaccato il sentimento verso gli asset più rischiosi negli ultimi tempi.

Tuttavia, un modesto aumento delle vendite al dettaglio australiane e un indice dei prezzi al consumo in linea per il mese di agosto, hanno ridotto la pressione sulla banca centrale affinché aumenti i tassi il mese prossimo.

Secondo un sondaggio Reuters, la Reserve Bank of Australia probabilmente manterrà il suo tasso di riferimento fermo al 4,10% la prossima settimana, ma lo aumenterà fino a raggiungere un picco del 4,35% il prossimo trimestre.

I titoli minerari hanno guidato i guadagni, salendo dell'1,5%, favoriti da un rialzo dei prezzi del minerale di ferro sui dati positivi della produzione del metallo. Tuttavia, il sottoindice era destinato a registrare il secondo calo mensile consecutivo.

BHP Group e Rio Tinto sono saliti rispettivamente dell'1,4% e dello 0,9%.

I titoli dell'oro sono saliti dell'1,4% e i titoli tecnologici hanno guadagnato lo 0,3%.

Core Lithium è salita di oltre il 22% e ha superato i guadagni dell'indice di riferimento, dopo aver registrato un primo utile annuale di 10,8 milioni di dollari australiani.

In controtendenza, i titoli energetici sono scesi dello 0,1% a causa del calo dei prezzi del petrolio.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è salito dello 0,4% a 11.229,73, ma era destinato a subire il maggior calo trimestrale dal trimestre di giugno dello scorso anno.

Secondo un sondaggio Reuters, la Reserve Bank of New Zealand manterrà il suo tasso di riferimento stabile la prossima settimana e almeno fino alla fine di marzo, in attesa di vedere il pieno impatto dei precedenti aumenti.