I prezzi del rame sono scesi a Londra lunedì, dopo che la Cina, principale consumatore, ha dichiarato che la sua economia deve affrontare nuove sfide e una ripresa economica tortuosa.

Il rame a tre mesi sul London Metal Exchange è sceso dello 0,6% a $8.404 per tonnellata metrica alle 1020 GMT. Il rame, utilizzato per l'energia e l'edilizia, è sceso del 2,6% la scorsa settimana, registrando il maggior calo settimanale dalla metà di maggio, a causa delle modeste misure di stimolo della Cina.

"Le preoccupazioni per la crescita globale, e in particolare il rallentamento della domanda in Cina, che ha perso slancio nel secondo trimestre, stanno pesando sui prezzi dei metalli industriali", ha dichiarato Ewa Manthey, analista di ING.

La Cina, che ha fissato un obiettivo modesto per la crescita economica di quest'anno, pari a circa il 5%, aggiusterà e ottimizzerà le politiche immobiliari al momento opportuno, ha dichiarato il Politburo, un organo decisionale di primo piano del Partito Comunista al potere, secondo quanto riportato dai media statali lunedì.

Il premio del rame a Yangshan < SMM-CUYP-CN> è sceso al minimo di due mesi di 46 dollari per tonnellata metrica venerdì, indicando una minore propensione alle importazioni.

Sul fronte tecnico, il rame è schiacciato tra le medie mobili a 200 e 50 giorni, con la media mobile a 21 giorni che si trova in mezzo a 8.405 dollari.

Un indice valutario statunitense più solido ha inoltre esercitato una pressione sul mercato dei metalli di base, rendendo le materie prime a prezzo di dollaro più costose per gli acquirenti che detengono altre valute.

I mercati dei metalli si concentrano sulla decisione della Federal Reserve degli Stati Uniti, prevista per la fine della settimana, che potrebbe offrire ulteriori indizi sul percorso di inasprimento futuro.

L'alluminio LME è sceso dello 0,8% a 2.188 dollari per tonnellata metrica, mentre il piombo ha aggiunto lo 0,1% a 2.142,5 dollari, lo stagno ha perso lo 0,7% a 28.305 dollari, mentre il nichel è salito dello 0,3% a 20.835 dollari.

Lo zinco è rimasto stabile a 2.373 dollari, dopo che i dati giornalieri dell'LME hanno mostrato cancellazioni di inventario <0#MZNSTX-LOC-GRD> di 21.425 tonnellate metriche nei magazzini registrati dalla borsa, riducendo le scorte su mandato del 27% a 59.950 tonnellate metriche. (Servizio a cura di Polina Devitt; ulteriori informazioni a cura di Siyi Liu; editing a cura di Shilpi Majumdar)