ROMA (MF-DJ)--È iniziato al ministero delle Imprese e del Made in Italy l'incontro tra i tecnici del ministero e le associazioni dei gestori dei carburanti. All'incontro per il governo è presente il capo di gabinetto del dicastero, il Garante dei prezzi, Benedetto Mineo, e le associazioni Fegica, Faib Confesercenti, Anisa e Figisc-Confcommercio.

Il tavolo servirà per verificare se ci sono i margini di un ripensamento sullo sciopero minacciato per le giornate del 25 e 26

gennaio come gesto di protesta contro il decreto trasparenza licenziato

dal governo la scorsa settimana e giá pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Lo sciopero è congelato ancora per 24 ore, in attesa del tavolo tecnico, ma la rabbia di tutto il comparto continua ad essere molta e i margini di un ripensamento sono davvero stretti. Il provvedimento doveva rappresentare un passo verso una maggiore trasparenza nel settore con interventi soprattutto contro quella parte di irregolari, ma così non è stato e ora i gestori chiedono una marcia indietro sulle sanzioni. Il governo, dal canto suo, appare disposto a rivedere le sanzioni a patto che ci sará la disponibilitá dei sindacati a perseguire chi è inadempiente.

"Venerdì scorso ci siamo lasciati senza che il decreto fosse ancora

pubblicato. Ora che il quadro è chiaro, i sindacati potranno esprimersi

in maniera compiuta sul provvedimento e illustrare le loro obiezioni. Sono pronto ad ascoltare e se le richieste saranno convincenti, il decreto potrá essere modificato dal Parlamento", ha detto Urso in un'intervista al Messaggero. Sull'eventuale taglio delle sanzioni, "ragioneremo con i sindacati, ma ciò che è certo è che bisogna far emergere le migliaia di pompe, circa 4 mila, recidive e inadempienti che non mandano le comunicazioni sui prezzi al mio Dicastero. Sono convinto che i gestori saranno d'accordo: la condotta irregolare di pochi colpisce i due-terzi dei distributori che rispettano le norme".

"Oggi ci incontreremo col ministro Urso, dove vorremmo aver chiarito,

rispetto all'impegno preso al tavolo di venerdì scorso, che cosa vuole

fare il governo. Dipenderá dall'impegno che prenderá oggi il ministro ma

non piú un impegno a parole", ha detto Giuseppe Sperduto, presidente di

Faib - Federazione Autonoma Italiana Benzinai, a 24 Mattino su Radio 24.

"Non è una questione di firmare col sangue, è una questione che vorremmo

veder rispettati i nostri diritti. Non ne facciamo una questione di

cartello piú, cartello meno, tanto ne abbiamo tanti sull'impianto che

giá si genera confusione", ha aggiunto Sperduto sottolineando che "se io

dimentico il cartello però mi viene elevata una multa di 6.000 euro, è

fantascienza perchè io guadagno 3,5 centesimi lordi al litro".

I gestori lamentano anche la poca chiarezza del provvedimento e accusano il governo di fare lo scaricabarile. "Il governo non può continuare ad avere 7 anime l'una contro l'altra armate. La soluzione è nelle mani di un negoziato specifico che non può partire se non in condizioni di serietá e competenza", ha affermato il presidente della Fegica Roberto Di Vincenzo.

liv


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January 17, 2023 09:15 ET (14:15 GMT)