(Alliance News) - Venerdì, i principali listini europei confermano le aspettative e aprono contrastati, mentre vengono pubblicati i dati PMI del settore manifatturiero delle principali economie dell'Eurozona. L'unica eccezione è la Borsa di Londra che apre in attivo.

Così, il FTSE Mib è in ribasso dello 0,1% a 28.812,40, il Mid-Cap cede lo 0,1% a 42.406,77, lo Small-Cap è in rosso frazionale a 27.354,83 e l'Italia Growth è in verde frazionale a 8.884,00.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è in rosso dello 0,3%, il DAX 40 di Francoforte sale dello 0,1% mentre il FTSE 100 di Londra è in verde dello 0,2%.

Sul listino delle blue chip prendono il volo le oil complice il rialzo del Brent, con Eni che fa meglio di tutti e sale dell'1,0%, Tenaris è in rialzo dello 0,7% e Saipem segue con un attivo dello 0,6%.

Saipem, giovedì, aveva fatto sapere di aver concluso con successo il collocamento di EUR500 milioni di obbligazioni senior unsecured guaranteed equitylinked con scadenza al 2029.

I proventi netti del collocamento saranno utilizzati per finalità aziendali di carattere generale, incluso il rifinanziamento di una porzione dell'indebitamento esistente, si legge in una nota della società. Le obbligazioni avranno una cedola con tasso fisso annuo del 2,875%, da corrispondersi su base semestrale posticipata. Il prezzo di conversione è pari a EUR2,0487 e incorpora un premio di conversione del 37,5% applicato al prezzo del collocamento delle cosiddette azioni Delta Placement nel Concurrent Delta Placement.

Intesa Sanpaolo - in rosso dello 0,1% - giovedì ha annunciato una offerta di riacquisto per cassa di tutto o parte del proprio prestito obbligazionario perpetuo "EUR750.000.000 Additional Tier 1 Notes" con un importo nominale complessivo in circolazione di EUR750 milioni e il lancio di una nuova emissione di un titolo obbligazionario perpetuo di tipo Additional Tier 1 a tasso fisso reset per un importo nominale non inferiore a EUR750 milioni.

In coda c'è DiaSorin, che lascia sul parterre l'1,3%, preceduta da Hera che perde lo 0,6%.

Sul Mid-Cap, Webuild cede lo 0,5% dopo aver chiuso la seduta di giovedì in testa, con un rialzo del 9,5%, alla sua quinta seduta di fila tra i rialzisti.

Il titolo è salito dopo che Snowy Hydro, committente dell'opera Snowy 2.0 in Australia - il più grande progetto australiano nel settore idroelettrico, al 100% di Webuild dopo l'acquisizione di Clough -, ha annunciato giovedì mattina la revisione del contratto.

Secondo gli analisti di Equita, si tratta di una "notizia chiaramente positiva" per Webuild: "Con la revisione del valore di assegnazione dell'opera (il valore definitivo riconosciuto a Webuild deve essere ancora annunciato ma riteniamo essere larga parte dei AUD12 miliardi indicati) e soprattutto la revisione del modello di contratto da fixed cost a incentivised target cost, viene meno il rischio percepito su uno dei principali e più complessi contratti nel portafoglio ordini di Webuild", si legge in una ricerca.

Come riportato da Reuters, infatti, l'espansione del più grande progetto idroelettrico australiano costerà ora AUD12 miliardi - pari a USD7,77 miliardi -, quasi raddoppiando il prezzo del progetto di energia rinnovabile, afflitto da ritardi, in un momento in cui l'Australia deve urgentemente sostituire le centrali a carbone in disuso.

Fincantieri cede lo 0,6%, dopo aver comunicato di aver completato l'ammodernamento in parallelo di due navi da crociera per Crystal - A&K Travel Group -, consegnando nei giorni scorsi Crystal Symphony.

La prima unità, Crystal Serenity, è rientrata nella flotta della società armatrice il 20 luglio scorso.

Il contratto è stato perfezionato nel dicembre del 2022 e, dopo una fase iniziale dedicata allo sviluppo dell'ingegneria, i lavori si sono protratti per circa cinque mesi elevando significativamente il livello di servizi e alloggi a bordo.

Iren cede lo 0,6%. Il cda mercoledì ha cooptato Paolo Emilio Signorini e lo ha nominato quale nuovo amministratore delegato e direttore generale, in seguito alle dimissioni presentate da Gianni Vittorio Armani il 12 giugno scorso.

La nomina segue l'indicazione formale formulata dal comitato di sindacato dei soci pubblici di Iren composto da Marco Bucci, sindaco di Genova, Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia.

Fa bene Saras che sale dello 0,9% e segue il trend rialzista delle oil già visto sul Mib, nonostante Marshall Wace abbia tagliato la posizione corta sul titolo all'1,61% dall'1,82%.

Sullo Small-Cap, FNM - non ancora interessata dagli scambi - e CDP Venture Capital Sgr hanno siglato un'intesa per lo sviluppo di startup e PMI innovative mediante l'ingresso del gruppo integrato per la mobilità sostenibile in Lombardia nel Fondo Corporate Partners I, il fondo multi-comparto che coinvolge i principali attori industriali e finanziari al fine di stimolare la crescita dell'ecosistema dell'innovazione in Italia nei settori strategici dell'energia, della manifattura, dei servizi e delle infrastrutture.

In particolare, con un investimento di EUR10 milioni il gruppo FNM entra nel comparto InfraTech del Fondo Corporate Partners I di CDP Venture Capital Sgr, specializzato nella ricerca di soluzioni tecnologiche applicabili alle infrastrutture quali ad esempio la progettazione e pianificazione di infrastrutture ed il monitoraggio, gestione e controllo dei cantieri e delle infrastrutture grazie a soluzioni e tecnologie innovative basate su applicazioni di intelligenza artificiale e internet of things, robotica e nuovi materiali.

Aquafil cede lo 0,3% il giorno dopo aver fatto sapere che il primo semestre dell'anno è stato chiuso con una perdita pari a EUR4,1 milioni da un utile di EUR17,7 milioni registrato nello stesso periodo dell'anno precedente e con una flessione del 123%.

Al 30 giugno i ricavi si sono attestati a EUR311,1 milioni, in calo dell'11% rispetto a EUR351,0 milioni nel 2022. L'Ebitda valeva EUR31,3 milioni da EUR51,5 milioni e in calo del 39%. L'Ebit ammonta a EUR4,1 milioni da uno negativo per EUR3,9 milioni al 30 giugno 2022.

KME Group sale dello 0,1%. La società, con riferimento alle tre offerte pubbliche di acquisto volontarie totalitarie aventi ad oggetto rispettivamente le azioni ordinarie KME, le azioni di risparmio KME e i "Warrant KME Group Spa 2021 – 2024", nella serata di mercoledì ha comunicato che il Ministero Federale dell'Economia e dell'Energia della Germania ha rilasciato il provvedimento autorizzativo ai sensi della normativa locale applicabile in materia di controllo sugli investimenti esteri, ossia la golden power.

Fra le PMI, eVISO sale dell'1,3%, dopo aver comunicato giovedì di aver chiuso l'esercizio finito il 30 giugno con ricavi in aumento a EUR225 milioni da EUR208 milioni dell'anno precedente.

Circle non è ancora interessata dagli scambi, ma ha fatto sapere giovedì di aver firmato un nuovo importante contratto con un primario operatore intermodale e terminalistico europeo. Il valore della commessa è di oltre EUR200.000 e la durata dell'incarico di 12 mesi.

Maps - su dell'1,7% -, mercoledì, ha comunicato di avere concluso un accordo integrativo per l'acquisizione anticipata dal socio di minoranza MMW Srl della partecipazione residuale pari al 30% del capitale sociale di Informatica e Telecomunicazioni Srl e il contestuale perfezionamento dell'intera operazione. La chiusura anticipata prevede quindi un ammontare totale pari a EUR2,1 milioni.

In Asia, il Nikkei ha ceduto lo 0,3% a 32.710,62, l'Hang Seng non scambia per festività, mentre lo Shangai Composite ha guadagnato lo 0,4% a 3.133,25.

A New York, giovedì, il Dow Jones ha chiuso in rosso dello 0,5% a 34.721,91, l'S&P ha terminato in ribasso dello 0,2% a 4.507,66, mentre il Nasdaq ha raccolto lo 0,1% a 14.034,97.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0857 contro USD1,0848 di giovedì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2681 da USD1,2659 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD87,28 al barile contro USD86,76 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.969,45 l'oncia da USD1.942,84 l'oncia di giovedì sera.

Il calendario economico di venerdì prevede i PMI delle principali economie dell'Eurozona tra le 0915 CEST e le 1000 CEST. Quello del Regno Unito arriverà alle 1030 CEST.

In arrivo i dati dell'occupazione USA, con quelli delle buste paga del settore privato in arrivo alle 1430 CEST tra i più attesi della giornata.

Tra le società di Piazza Affari, non sono previsti particolari eventi.

Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter

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