Quasi svanito l'effetto del dato dell'export cinese salito inaspettatamente in aprile, nonostante la pandemia stia frenando la domanda globale.

La seduta odierna è comunque influenzata dalla sfilza di trimestrali pubblicate o attese nel corso della giornata e dopo la chiusura.

Sul fronte delle materie prime il Brent ha ripreso quota e si è portato sopra i 31 dollari al barile.

Stabile lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi: la forbice si muove intorno ai 250 punti base. Un movimento partito due giorni fa dopo che l'Alta corte tedesca ha dato tre mesi alla Bce per giustificare gli acquisti nell'ambito del proprio programma Pspp, pena la partecipazione della Bundesbank al programma.

In ordine sparso le banche. Tra le big aumentano le vendite su Intesa Sanpaolo che cede l'1,7% e su Unicredit in calo del 2,3% 0,7%, dopo le trimestrali pubblicate rispettivamente l'altro ieri e ieri. "Su Unicredit in particolare, dopo il rosso del trimestre ben sopra le attese, emerge un po' di criticità", osserva un trader. Il broker Credit Suisse ha tagliato il prezzo obiettivo a 11 euro da 12,5 precedente.

Giù anche Bper (-3%) dopo l'annuncio di una contrazione dell'utile netto di quasi l'80% nel primo trimestre. Per il broker Equita si tratta di un trimestre "sotto le attese per rettifiche da effetto Covid".

Corre, invece, Creval (+2,9%) sulla scia dei risultati del primo trimestre in cui la banca ha più che triplicato l'utile netto. Un broker segnala che "i ricavi core sono leggermente sopra le attese sia lato margine di interesse che commissionale". Banco BPM perde l'1,3% in attesa del trimestre a mercati chiusi, mentre MPS è invariata dopo i risultati.

Mediobanca (-2%) dopo la trimestrale e l'annuncio della sospensione della dividend policy per l'intero esercizio.

Fra le utility cala Snam (-0,3%) dopo l'annuncio di un utile trimestrale in crescita del 5% e la conferma del piano di investimenti al 2023, mentre è limitato l'impatto dall'emergenza Covid. Decisamente meglio fa Enel che balza del 2,5% circa. Ieri sera il colosso dell'energia elettrica ha reso noto un primo trimestre con un utile netto ordinario in crescita del 10,5%. Un grosso broker italiano scrive nel daily che "i risultati sono sopra le attese grazie al rilascio degli accantonamenti in Spagna per 350 milioni e la conferma della politica dei dividendi". Secondo Banca Imi, "l'Ebitda ordinario adj è migliorato del 2% anno su anno, mostrando resilienza in un contesto difficile. Confermiamo le nostre stime per il 2020".

Effetto opposto dei risultati su Safilo che, dopo il balzo di ieri, oggi ritraccia e cede lo 0,5% sulla scia dei ricavi del primo trimestre scesi dell'11,5% a cambi costanti. Tuttavia, il broker Equita ritiene che "i ricavi siano in linea, con buon trend dei marchi principali. Ottimo contenimento del debito. Cruciali sono le prossime settimane per salvare la stagione estiva".

Spunti anche oggi sul settore oil sul balzo del greggio: (+1,8%) e Saipem (+2,8%).

Effetto trimestrale negativo su CNH che arretra del 3,45%. Un trader evidenzia "risultati sotto le attese in particolare su margini e cash flow".

Scivola TIM in calo del 2% in un contesto europeo delle tlc in flessione dello 0,6%.

Tra i minori ripiega Isagro a -4,6% dopo la corsa di ieri, balza invece Basic Net (+10,6%).

Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia