Basata su 20 anni di dati, la piattaforma di CTrees utilizza una tecnologia satellitare avanzata per consentire il rilevamento dei cambiamenti nelle foreste, tra cui il degrado, gli incendi e lo sfollamento.

Mentre i colloqui globali sul clima si svolgeranno fino al 18 novembre a Sharm El-Sheik, in Egitto, CTrees ha dichiarato che i suoi dati aiuteranno i Paesi a misurare il loro contributo alla riduzione delle emissioni, in vista di un bilancio dei progressi compiuti durante i colloqui sul clima delle Nazioni Unite del prossimo anno.

Finora, le riduzioni delle emissioni non sono sufficienti per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius (2,7 gradi Fahrenheit), il livello che gli scienziati considerano necessario per evitare gli impatti più gravi.

Il progetto CTrees, che sta rendendo disponibili per il download i suoi dati che mostrano quanto carbonio è immagazzinato negli alberi, è stato sviluppato da un team internazionale di scienziati, guidati da Sassan Saatchi, scienziato senior presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA.

"Ci stiamo avvicinando pericolosamente alla soglia di 1,5 gradi", ha detto Saatchi in un comunicato. "Presto molti impatti del cambiamento climatico saranno irreversibili e i Paesi hanno bisogno di dati più accurati possibili per attuare le politiche più efficaci e immediate".

In un'intervista, lo scienziato ha detto che CTrees potrebbe fornire ai responsabili politici uno strumento per valutare le foreste e gli alberi al di fuori delle aree forestali ufficiali, oltre che all'interno di esse.

In Africa, la mappatura satellitare di CTrees ha mostrato che un terzo di tutti gli alberi si trovava al di fuori delle aree classificate come foreste.

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