LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio cedono circa l'1% e sono in perdita per la terza sessione consecutiva dopo che alcuni dati macro hanno mostrato che il volume di produzione nelle raffinerie e l'attività economica sono rallentate in Cina, a segnalare che focolai di Covid-19 stanno soffocando la seconda economia al mondo.

Alle 12,10 i futures sul Brent sono in calo di 90 centesimi, o l'1,3%, a 69,68 dollari al barile. I futures sul greggio Usa scivolano di 95 centesimi, o l'1,4%, a 67,47 dollari al barile. Entrambi i contratti hanno ceduto oltre 1 dollaro nella sessione di venerdì.

A luglio in Cina la crescita della produzione industriale e delle vendite al dettaglio ha registrato un deciso rallentamento e mancato le attese, come mostrano alcuni dati, mentre inondazioni e nuovi focolai di Covid-19 creano disagi per le attività.

Anche i dati relativi alla raffinazione di petrolio in Cina hanno registrato una flessione lo scorso mese, scendendo ai minimi su base giornaliera da maggio 2020, con le raffinerie indipendenti che hanno tagliato la produzione alla luce di quote più limitate, elevate scorte e utili in calo. La Cina è il primo importatore di greggio al mondo.

La scorsa settimana l'International Energy Agency (Iea) ha reso noto che la domanda di greggio ha invertito la rotta a luglio e che aumenterà probabilmente a un ritmo inferiore per il resto del 2021 a causa dell'aumento dei contagi da Covid-19 causati dalla variante Delta.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)