In un'intervista a Reuters, Tomasz Siemoniak ha detto che i procuratori del Paese hanno fornito informazioni agli investigatori europei e che potrebbero destinare maggiori risorse alla ricerca, se richiesto.

"Ci sono state riunioni di procuratori tedeschi e polacchi su questo caso, e in nessun ambito c'è stato un segnale di insoddisfazione da parte di altri che si sono occupati di questi casi", ha detto Siemoniak.

"Da quello che ho potuto determinare, non c'è stata alcuna situazione di mancanza di cooperazione o di errore intenzionale da parte di qualcuno".

I gasdotti Nord Stream, che collegano la Russia alla Germania sotto il Mar Baltico, sono stati fatti esplodere nel settembre 2022.

Il Wall Street Journal, citando gli investigatori europei che stanno lavorando al caso, di cui non ha fatto il nome, ha riferito all'inizio di questo mese che i funzionari polacchi hanno resistito a collaborare con l'indagine e non hanno rivelato prove potenzialmente cruciali.

Il giornale ha detto che gli investigatori speravano che il nuovo governo di Varsavia sarebbe stato meno resistente.

Finora le indagini non sono riuscite a stabilire chi fosse il responsabile dell'esplosione dell'oleodotto.

L'anno scorso, alcuni media occidentali hanno riferito che dietro il sabotaggio c'era una squadra ucraina. L'Ucraina ha negato qualsiasi coinvolgimento. La Russia ha detto che gli Stati Uniti erano responsabili, cosa che Washington ha negato.

Secondo i media, l'oleodotto è stato fatto esplodere da un equipaggio di sommozzatori che viaggiava su uno yacht da diporto chiamato Andromeda, che ha fatto scalo in Danimarca, Germania e Polonia.

L'imbarcazione, noleggiata in Germania tramite una società polacca, conteneva tracce di ottagono, lo stesso esplosivo che è stato trovato nei luoghi dell'esplosione sottomarina, secondo le indagini di Germania, Danimarca e Svezia.

Non ci sono prove che indichino che la Polonia sia stata utilizzata come hub per il sabotaggio, hanno detto i procuratori polacchi l'anno scorso.

Il mese scorso, il giorno del suo insediamento, il nuovo Primo Ministro polacco Donald Tusk ha licenziato i capi di tutti e quattro i servizi di intelligence, compresi quelli coinvolti nella sonda Nord Stream.