BERNA (awp/ats) - L'anno scorso il settore biotecnologico svizzero ha messo a segno nuovi record, non solo grazie a un fatturato mai raggiunto prima, ma aumentando anche l'afflusso di capitali di oltre la metà. È quanto emerge dall'annuale Swiss Biotech Report, pubblicato oggi.

Nel 2023 il settore ha registrato un giro d'affari record di 7,3 miliardi di franchi, con un aumento di mezzo miliardo rispetto al 2022.

Ciò è dovuto in parte a importanti accordi di cooperazione e licenza in cui le aziende biotecnologiche svizzere collaborano con successo con grandi gruppi farmaceutici. Le vendite di prodotti sono inoltre state favorite da un numero record di approvazioni da parte di Swissmedic, EMA, FDA e altre autorità regolatorie internazionali, secondo quanto si legge nel documento odierno.

Il settore ha pure raccolto più di 2 miliardi di capitale, con un aumento della metà rispetto all'anno precedente. Di questi, circa 1,4 miliardi sono stati convogliati in società quotate in borsa e 600 milioni in aziende finanziate privatamente.

Da questi dati emerge che la situazione sta lentamente tornando alla normalità, soprattutto per le società quotate, dopo i due anni segnati dalla pandemia, il 2020 e il 2021, si legge nel rapporto, stilato dall'associazione di categoria Swiss Biotech Association (SBA) in collaborazione con la società di consulenza EY e altre otto organizzazioni partner.

In termini di posti di lavoro, nel 2023 le aziende biotecnologiche svizzere hanno impiegato più di 19'000 persone, più o meno lo stesso numero dell'anno precedente. Un leggero aumento degli impieghi nelle società private e una lieve riduzione in quelle quotate in borsa si sono più o meno compensati.