ROMA (MF-DJ)--Senza la proroga della cig Covid, 200 mila lavoratori del turismo e della ristorazione sono a rischio dal primo gennaio. Questo l'allarme lanciato da Confesercenti, che sottolinea come la pandemia stia bloccando di nuovo turismo e ristorazione.

Particolarmente colpiti il comparto agenzie di viaggio, con il 95% delle imprese con dipendenti in cassa integrazione, e quello alberghiero, soprattutto nelle cittá d'arte. E le prospettive di rientro al lavoro sono ogni giorno piú incerte". Confesercenti precisa che tra la paura scatenata dall'aumento dei contagi, il crollo del turismo e le restrizioni del Decreto Vigilia, l'attivitá delle imprese dei due comparti si sta nuovamente arenando. Anche dal punto di vista organizzativo, considerato che l'ondata di quarantene dei lavoratori sta

riducendo l'organico impiegabile e paralizzando le imprese.

"Avevamo giá evidenziato, insieme alle altre associazioni di imprese e

ai sindacati dei lavoratori di turismo e ristorazione, la necessitá di

prorogare almeno al 30 giugno 2022 il termine degli ammortizzatori sociali di emergenza e delle tutele volte a salvaguardare l'occupazione,

attualmente fissato al 31 dicembre 2021. Ma a pochi giorni dalla scadenza, ancora non si conosce se tali misure saranno prorogate e in che termini. Di fronte a questa improvvisa, ed estremamente preoccupante, evoluzione negativa dello scenario, la necessitá di intervento è ancora piú stringente: bisogna prorogare immediatamente gli ammortizzatori Covid", spiega Confesercenti.

Preoccupazione anche da parte di Confindustria Alberghi che sottolinea che il 2021 si chiude con un tasso di occupazione camere che fa registrare il -48,6%, con punte nelle cittá d'arte, che toccano -58% a

Roma e -56,1% a Firenze e con Venezia e Napoli rispettivamente -57% e

-43%. Non va meglio sul fronte dei ricavi dove la perdita media arriva al -55% con le cittá d'arte che si attestano al -65%. A pesare sul settore è l'assenza del turismo internazionale. Quest'anno gli arrivi internazionali - in massima parte europei - si fermeranno a 36 milioni. Un dato drammatico se si considera che rispetto al 2019 mancano oltre 60 milioni di viaggiatori stranieri, e che impatta fortemente sui conti del settore con una perdita di 25 miliardi di euro di spese turistiche. Sono gli esiti drammatici di un 2021 che presenta agli operatori un conto ancora piú salato rispetto all'anno precedente.

"Due anni come questi mettono a durissima prova le nostre imprese, una

difficoltá ulteriormente accentuata dall'assenza di aiuti che da luglio

scorso non sono piú stati rinnovati per le imprese del settore", dichiara Maria Carmela Coaliacovo, presidente di Confindustria Alberghi, spiegando che "anche la cassa integrazione covid è agli sgoccioli, per molte aziende si va ad esaurire questa stessa settimana e ancora non ci viene data indicazione su come procedere nei prossimi mesi nei quali necessariamente dobbiamo poter contare ancora su questo strumento per la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie".

"Servono aiuti urgenti, mirati e selettivi per quelle aziende che hanno registrato le maggiori perdite in questo periodo e che vedono seriamente messa a rischio la continuitá aziendale. In questi 2 anni la sopravvivenza è stata garantita dal ricorso al credito ma ora non è piú possibile procedere nella medesima direzione, è necessario un sistema di aiuti che accompagni le imprese da subito e nei prossimi mesi" conclude Colaiacovo.

liv

(END) Dow Jones Newswires

December 28, 2021 09:01 ET (14:01 GMT)