ROMA (MF-DJ)--Il vaccino made in Italy sarà possibile ma non in tempi brevi. Lo ha detto il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, nel corso di un'audizione presso la commissione Sanitá del Senato su Recovery Plan e vaccini anti Covid-19.

"Il confronto, molto positivo, con il Governo è in questa fase finalizzato a verificare non solo la possibilitá di trovare altre aziende per procedere all'infialamento, ma soprattutto per verificare se ci sia la possibilitá di attivare in tempi brevi la produzione del cosiddetto bulk", ha fatto sapere il presidente di Farmindustria, precisando che la

produzione del vaccino in Italia "si può fare". "Non è vero che non

abbiamo una struttura industriale adeguata", ha spiegato, solo "la

produzione di vaccini prevede specializzazioni che non abbiamo ma a cui

stiamo lavorando".

"Per motivi legati alla tecnologia, l'installazione e il "settaggio" dei macchinari, ha concluso Scaccabarozzi, "i tempi non possono essere brevi", ma "le imprese sono impegnate in queste ore a proporre progetti seri, in vista della prossima riunione convocata mercoledì mattina presso il Ministero dello Sviluppo Economico".

Secondo l'Aifa l'Italia avrà nove vaccini. "L'Europa ha in corso di acquisto otto vaccini: tre sono giá disponibili, altri tre arriveranno e poi, piú tardi, altri due. Se aggiungiamo anche quello ReiThera i vaccini sono nove e credo che questo sia un modo per guardare al futuro con ottimismo", ha affermato Nicola Magrini, d.g. dell'Aifa, in audizione presso la stessa commissione.

"E' verosimile che l'Ema dia il via libera a Johnson & Johnson l'11 marzo, ma la consegna avverrá da aprile, purtroppo, e non da marzo", ha aggiunto Magrini. "Tre vaccini sono in arrivo nelle prossime settimane", ha precisato: Novavax e Curevac, oltre a J&J.

gug

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March 01, 2021 13:07 ET (18:07 GMT)