MILANO (MF-DJ)--L'Italia nel 2020 è stata ancora una volta il primo beneficiario della finanza Banca Europea per gli Investimenti (Bei) con 11,9 miliardi di euro, registrando un incremento dell'8,2% sull'anno precedente. Il dato è pari allo 0,73% del Pil. Si tratta, nel dettaglio, di 10,9 mld di prestiti e 1,4 mld di equity e garanzie. Il totale degli investimenti attivati è 32,4 mld, pari al 2% del Pil.

"Questa notizia è ottima: l'Italia anche quest'anno è il primo beneficiario di gran lunga della finanza Bei", spiega Dario Scannapieco, vice-presidente della Banca Europea per gli Investimenti, intervenendo in conferenza stampa. "All'Italia è andato piú di 1 euro su sei erogato dalla Bei (il 17,9% del totale), con 65 operazioni sostenute e 121 richieste di consulenza".

Alla Francia sono andati 10 mld e alla Spagna 8,5 mld.

"Nel 2020 abbiamo sostenuto 504.718 posti di lavoro", ha detto ancora Scannapieco.

Guardando allo storico il sostegno alle Pmi dal 2011 ad oggi è pari a 45 miliardi di euro. Nel decennio sono state finanziate oltre 345 mila Pmi e sostenuti 6,3 milioni di posti di lavoro.

La risposta al Covid-19 da parte di Bei in Italia nel 2020 è arrivata con 6,6 mld di euro (il 30% dell'intera Ue), di cui 2 miliardi di euro destinati alla sanitá (1 mld giá erogato), 8.000 posti in terapia intensiva e sub-intensiva, 651 pronto soccorso e 9.600 assunzioni.

Oltre 4,4 miliardi di prestiti sono stati erogati in partnership con banche e Cdp in favore delle Pmi italiane.

Per combattere la pandemia di Coronavirus la Bei ha firmato 25,5 miliardi di euro di finanziamento a sostegno di enti locali, sanitá e imprese nel mondo. E' stato creato un Fondo di Garanzia pan-europeo da circa 25 miliardi per mobilizzare fino a 200 miliardi di investimenti. Ed è stato dato un forte sostegno alla ricerca e distribuzione dei vaccini come BioNTech e Covax.

"Il Piano Juncker è una storia di successo. E' stato chiuso con 547 miliardi di investimenti attivati dall'Investment Plan for Europe creato nel 2015. Il 9,4% in piú rispetto al target di 500 miliardi di euro", ha aggiunto il vice-presidente della Bei, Dario Scannapieco, illustrando i dati 2020.

In Italia sono arrivati finanziamenti per 11,6 miliardi a sostegno di 77 miliardi di investimenti. L'Italia è il secondo Paese in Europa con il 14% del totale.

L'incontro è stata anche l'occasione per guardare al 2021, definire le principali linee guida e commentare importanti iniziative dal recovery Fund al programma Next Generation Ue. "Questo 2021 presenta grandi sfide: innanzitutto quella della pandemia e la risposta alla crisi, occorre avere una risposta rapida nelle economie. Altre due sfide di lungo termine sono la green economy con la transazione energetica e la digitalizzazione.

Servono certezze per gli investitori".

Per quanto riguarda il Recovery Fund, Scannapieco ha affermato: "non è solo un'opportunitá finanziaria ma è il modo per avere una disponibilitá di fondi che inneschi riforme strutturali in modo profondo e rapido. Deve essere un elemento di discontinuitá nel modo in cui lo Stato opera e in cui i progetti vengono realizzati. E' l'ultima grande opportunitá per cambiare il Paese e renderlo piú moderno e piú rapido".

Le risorse Esm? "Non vedo perchè non debbano essere utilizzate ma non ne farei una questione politica, valuterá il Tesoro".

Grazie alle modalitá e allo spirito con cui è stata affrontata la pandemia di Covid-19 "ogni tanto ci si ricorda che il principio della solidarietá all'interno dell'Ue non è solo nobile ma anche utile", ha concluso il banchiere.

cce

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January 20, 2021 09:02 ET (14:02 GMT)