La proposta della Commissione include una serie di norme comuni su come calcolare l'effettiva aliquota del 15% concordata a livello globale, in modo tale da applicarla uniformemente all'interno del blocco.

"A ottobre di quest'anno, 137 stati hanno appoggiato uno storico accordo multilaterale per trasformare la tassazione globale sulle aziende", ha detto Paolo Gentiloni, commissario europeo per l'Economia, durante una conferenza stampa.

"La direttiva che stiamo proponendo garantirà che la nuova effettiva aliquota minima del 15% per le grandi aziende sarà applicata in modo tale da essere completamente compatibile con la legge Ue", ha detto.

Gentiloni ha detto che la Commissione proporrà una seconda legge a metà 2022 per l'attuazione delle altre parti dell'accordo dell'Ocse e del G20 sul ricollocamento dei diritti di tassazione.

La legge sulla tassazione minima sarà applicata a qualsiasi società situata all'interno dell'Unione europea, nazionale o internazionale, con ricavi complessivi pari a 750 milioni di euro l'anno.

Le società potranno escludere dal calcolo delle imposte una quota di utile pari al 5% del valore delle attività tangibili e al 5% delle retribuzioni, ha detto la Commissione.

Per un periodo di transizione di 10 anni, le esclusioni saranno più alte, a partire dall'8% delle attività tangibili e dal 10% delle retribuzioni, che diminuiranno gradualmente ogni anno.

Affinché la proposta entri in vigore servirà il via libera dei governi Ue e il parere del Parlamento europeo.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Roma Francesca Piscioneri)