MILANO (MF-DJ)--Adeguarsi ai social media è stato relativamente facile, ma il discorso con il metaverso è tutt'altra cosa, a partire dal concetto. Di che si tratta? L'idea è di replicare degli ambienti tridimensionali, che possono essere città, isole, boschi, in cui l'utente è un avatar (un pupazzetto) che vive e interagisce con altri utenti/avatar.

Le interazioni possono essere di vario tipo: si può chattare, parlare, costruire qualcosa insieme o giocare. In questi mondi virtuali si può entrare con un pc, uno smartphone, o anche con i visori in realtà virtuale, per avere un'esperienza più piena. È, in altre parole, la logica del gaming riportata all'interazione sociale. Ai più grandicelli il fatto può apparire anche abbastanza puerile, ma è necessario considerare che le nuove generazioni sono cresciute a dosi massicce di metaverso e per questo hanno con il gaming un approccio molto più profondo. Perché il metaverso non è un mondo virtuale «unico», ma si riferisce a diversi tipi di strutture.

Popolarissimo tra i ragazzini (fascia fino a 16-17 anni) è Minecraft, che si presenta come un mondo in cui poter costruire e giocare a videogiochi creati anche dagli utenti. Per la fascia ancora più piccola c'è per esempio Roblox, che ha una grafica da incubo (sembra programmata vent'anni fa), ma ha una capacità di attrazione irresistibile. Nel contesto adulto sono presenti altre piattaforme, ciascuna con le sue regole e le sue interazioni. Possiamo segnalare Decentraland, di origine argentina; o Sandbox, attualmente in fase di rilancio.

Si può incorrere nell'errore di sottovalutare questo nuovo contesto, ma rischiamo di ignorare le enormi implicazioni economiche che cambieranno l'economia digitale già nei prossimi mesi. Nel metaverso collimano tutta una serie di evoluzioni dell'information technology che rappresentano l'architettura socio-economica del futuro. Nei metaworld si possono comprare e vendere beni digitali. Per esempio, si può comprare un indumento digitale da far indossare al proprio avatar (vedasi la collezione di Balenciaga per il metaverse Fortnite); oppure un quadro digitale; o anche una spada o un arco per giocare. L'unicità dell'oggetto è garantita dalla blockchain: ci sono «certificati di proprietà» salvati su più server legati da un algoritmo, in modo che copie o furti siano pressoché impossibili. Gli scambi sono regolati in crypto (normalmente Ethereum).

Secondo alcune stime, si arriverà tra pochi anni a un'economia del metaverso più grande di dieci volte rispetto all'economia «fisica»: già ora, il metaverso Axie Infinity con la sua valuta Axs ha un market cap superiore ai 7 miliardi di dollari.

fch

(END) Dow Jones Newswires

November 02, 2021 05:21 ET (09:21 GMT)