Il gruppo alberghiero più grande d'Europa ha anche dichiarato che prevede di restituire circa 3 miliardi di euro (3,3 miliardi di dollari) agli azionisti nel periodo 2023-2027 attraverso dividendi e riacquisti di azioni, e ha alzato le sue prospettive di guadagno core per il 2023.
L'industria dell'ospitalità ha beneficiato dell'aumento dei prezzi e del rimbalzo della domanda di viaggi sulla scia della pandemia, con i consumatori che si affrettano a viaggiare anche se l'aumento dei tassi di interesse alimenta i timori di una recessione e l'inflazione erode il potere d'acquisto delle famiglie.
Accor ha previsto per il 2023 una crescita del fatturato per camera (RevPAR) tra il 15% e il 20%, grazie ai piani di riorganizzazione attuati a gennaio, e prevede un utile core prima degli interessi, delle tasse, del deprezzamento e dell'ammortamento (EBITDA) di 920-960 milioni di euro.
L'Amministratore Delegato Sébastien Bazin ha attribuito la crescita alla conferma di una domanda internazionale molto ampia in diversi Paesi e ha dichiarato di aspettarsi un aumento della domanda in quasi tutti i segmenti e le aree geografiche del gruppo.
Le azioni dell'azienda francese quotata in borsa erano tuttavia in rialzo dello 0,2% alle 0953 GMT, con gli analisti e i trader delusi dall'aggiornamento delle prospettive per il 2023.
"Ci piace l'impegno a restituire 3 miliardi agli azionisti entro il 2027, su cui ci aspettiamo che il mercato si concentri oggi, e gli obiettivi di EBITDA per il 2027 implicano un rialzo del 12% circa rispetto al consenso, se l'azienda attuerà la sua strategia", hanno dichiarato gli analisti di Jefferies in una nota.
"Tuttavia, la guidance per il FY23 è in linea con il consenso a metà strada e inferiore alle aspettative del lato acquirenti, a nostro avviso".
Accor ha anche dichiarato di puntare ad una crescita dell'EBITDA del 9-12% all'anno dal 2023 al 2027 e del 3-4% all'anno del revPAR nello stesso periodo.
L'azienda aveva segnalato le aggiunte proposte ai suoi hotel a maggio, quando aveva dichiarato di voler raddoppiare la sua presenza in Arabia Saudita entro il 2027, aprendo hotel, tra le altre città, nella capitale Riyadh e a Jeddah.
Anche altri colleghi, come la spagnola Melia Hotels, Scandic, quotata a Stoccolma, e Pandox, hanno pianificato un aumento del numero di hotel, dato che le prospettive del settore sono più rosee. Questo nonostante l'inflazione abbia colpito i clienti dell'industria del tempo libero su acquisti come biglietti per concerti o crociere. (1 dollaro = 0,9143 euro)