Adobe è nella fase iniziale di consentire l'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale generativa di terze parti, come Sora di OpenAI e altri, all'interno del suo software di editing video ampiamente utilizzato, ha dichiarato lunedì il produttore di software statunitense.

L'applicazione Premiere Pro di Adobe è ampiamente utilizzata nell'industria televisiva e cinematografica. L'azienda di San Jose, California, ha in programma per quest'anno l'aggiunta di funzioni basate sull'AI al software, come la possibilità di riempire parti di una scena con oggetti generati dall'AI o di rimuovere le distrazioni da una scena senza il noioso lavoro manuale di un editor video.

Entrambe queste funzioni si baseranno su Firefly, un modello di AI che Adobe ha già implementato nel suo software Photoshop per l'editing di immagini fisse. In mezzo alla concorrenza di OpenAI, Midjourney e altre startup, Adobe ha cercato di distinguersi formando il suo sistema Firefly con dati di cui detiene tutti i diritti e offrendo un indennizzo agli utenti contro le richieste di copyright.

Ma lunedì Adobe ha anche dichiarato che sta sviluppando un modo per consentire ai suoi utenti di utilizzare strumenti di terze parti di OpenAI, nonché delle startup Runway e Pika Labs, per generare e utilizzare video all'interno di Premiere Pro. La mossa potrebbe aiutare Adobe, le cui azioni sono scese di circa il 20% quest'anno, a rispondere alle preoccupazioni di Wall Street, secondo cui gli strumenti AI per la generazione di immagini e video mettono a rischio le sue attività principali.

OpenAI ha dimostrato che il suo modello Sora genera video realistici sulla base di suggerimenti testuali, ma non ha reso pubblica la tecnologia né ha fornito una tempistica su quando sarà disponibile. Adobe, che ha rilasciato una dimostrazione dell'utilizzo di Sora per generare video in Premiere Pro, ha descritto la dimostrazione come un "esperimento" e non ha fornito alcuna tempistica su quando sarà disponibile.

Deepa Subramaniam, vicepresidente del marketing di prodotto di Adobe per le applicazioni professionali creative, ha dichiarato che Adobe non ha ancora stabilito come i ricavi generati dagli strumenti AI di terze parti utilizzati sulla sua piattaforma software saranno suddivisi tra Adobe e gli sviluppatori esterni.

Ma Subramaniam ha detto che gli utenti di Adobe saranno avvisati quando non utilizzano i modelli AI "commercialmente sicuri" di Adobe e che tutti i video prodotti da Premiere Pro indicheranno chiaramente quale tecnologia AI è stata utilizzata per crearli.

"Il nostro approccio etico all'AI, leader nel settore, e il lavoro sui pregiudizi umani che svolgiamo, non spariranno", ha dichiarato Subramaniam a Reuters. "Siamo davvero entusiasti di esplorare un mondo in cui si possa avere più scelta al di là di questo, attraverso modelli di terze parti". (Relazioni di Stephen Nellis e Krystal Hu a San Francisco; Redazione di Michael Perry e Josie Kao)