ROMA (MF-NW)--Amundi prepara una riorganizzazione sul mercato italiano. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l'asset manager francese controllato dal Credit Agricole potrebbe annunciare a breve un complessivo giro di poltrone che ha l'obiettivo di rafforzare la prima linea tricolore. A tornare in Italia dovrebbe essere l'attuale cfo Domenico Aiello, ex responsabile m&a di Unicredit sotto i ceo Alessandro Profumo e Federico Ghizzoni ed ex cfo di Pioneer. Nel 2017 il manager era passato in Amundi dopo l'integrazione dell'asset manager di piazza Gae Aulenti nel gruppo francese. Ora dovrebbe tornare in Italia con un pacchetto consistente di deleghe.

Sempre secondo indiscrezioni, Amundi avrebbe già individuato una soluzione interna per il ruolo di cfo e non sono esclusi altri spostamenti all'interno del gruppo. L'intera riorganizzazione potrebbe essere annunciata dopo i risultati trimestrali, probabilmente all'inizio di novembre. Nei prossimi mesi al vaglio del vertice di Amundi Italia arriveranno delicate scelte strategiche. In primo luogo c'è il capitolo alleanze. Nel 2027 scade quella tra il colosso francese e Unicredit che nel 2016 aveva ceduto Pioneer a Parigi per 3,54 miliardi.

Secondo indiscrezioni, il futuro della partnership potrebbe prendere tre strade. La prima prevede che Unicredit e Amundi rinegozino gli accordi del 2017 e, pur evitando un divorzio, modifichino le condizioni complessive e il perimetro della partnership. La seconda opzione è che, dopo la separazione da Parigi, Piazza Gae Aulenti individui un nuovo operatore industriale (probabilmente Azimut) confermando così la scelta di mantenere esternalizzate le attività nell'asset management. Più ambiziosa è la terza ipotesi: Unicredit potrebbe raggiungere con Amundi un accordo che preveda il conferimento degli asset ex Pioneer (quindi masse per circa 150 miliardi di euro) in un veicolo ad hoc di cui la banca rileverebbe il controllo.

Se l'alleanza con Unicredit è in discussione, Amundi potrebbe prendere in esame altre strategie per mantenere la presa sul mercato italiano. Nelle scorse settimane hanno ripreso quota le indiscrezioni su un potenziale interesse dell'asset manager per Anima, di cui è già azionista al 5,2%. Un takeover sulla società milanese avrebbe forse un senso industriale per Parigi, visto che l'Agricole è partner bancassicurativo e azionista del primo socio di Anima Banco Bpm. L'ipotesi però (al momento esclusa dalla banque verte) rischia di scontrarsi con il veto del governo ed appare insomma di difficile realizzazione. Tutti questi temi potrebbero finire sotto la lente dei vertici nei prossimi mesi, ma per il momento l'imminente riorganizzazione conferma soprattutto l'interesse di Amundi a presidiare saldamente l'Italia, secondo mercato del gruppo.

pev


(END) Dow Jones Newswires

October 08, 2023 06:39 ET (10:39 GMT)