MILANO (MF-DJ)--Come accade in qualsiasi altra società, spetta al consiglio di amministrazione e agli azionisti il diritto di decidere in ultima istanza chi debba gestire Mediobanca. Leonardo Del Vecchio ha usato parole pacate ma ferme per proporre alcune modifiche sostanziali allo statuto di Piazzetta Cuccia in vista dell'assemblea del 28 ottobre.

La documentazione è stata presentata ieri sera, all'indomani della spaccatura del cda di Generali sulla conferma del ceo Philippe Donnet. Nel dettaglio Delfin (primo azionista dell'istituto al 18,9%) ha chiesto di «eliminare il requisito statutario secondo cui tre amministratori (nel caso in cui il consiglio abbia più di tredici componenti) devono essere dirigenti del gruppo Mediobanca da almeno tre anni» e «altresì di incrementare il numero degli amministratori di minoranza» dai due attuali fino a tre-quattro, con la previsione che «più liste possano concorrere alla nomina di tali amministratori», spiega una nota.

Secondo quanto appreso, Del Vecchio e i suoi alleati (dal fidato Francesco Milleri al principe del foro Sergio Erede fino al banchiere di Jp Morgan Vittorio Grilli) avevano ben chiare entrambe le proposte da almeno un anno e ne avrebbero discusso in più di un'occasione con il vertice di Mediobanca e con le autorità di vigilanza. I toni appaiono del resto fermi ma dialoganti ed escludono (almeno a breve) ribaltoni in Piazzetta Cuccia: Delfin infatti «non prevede né intende revocare l'attuale cda» di Mediobanca prima del termine del suo mandato».

La proposta inoltre, «non persegue lo scopo di sostituire gli attuali amministratori o manager della banca, quanto piuttosto quello di assicurare che, d'ora in avanti, questi operino all'interno di un quadro di regole di corporate governance coerente con le best practice e siano fortemente incentivati a porre al centro la creazione di valore per tutti gli azionisti, lasciando al consiglio di amministrazione e agli azionisti, come accade in qualsiasi altra società, il diritto di decidere in ultima istanza chi debba gestire la banca». La mossa, non del tutto inattesa, non ha incontrato l'opposizione del cda di Piazzetta Cuccia che anzi la prossima settimana esaminerà le proposte senza preclusioni. Tanto più che, si sostiene, le modifiche richieste non si discosterebbero dal percorso di trasformazione della governance già intrapreso dall'istituto.

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(END) Dow Jones Newswires

September 29, 2021 02:14 ET (06:14 GMT)