MILANO (Reuters) - A pochi giorni dalla revisione trimestrale dell'indice Ftse Mib, che sarà effettiva dal prossimo 21 dicembre, Ima si appresta a entrare nel principale indice delle blue chip, con una permanenza di breve durata perché il gruppo che produce macchine automatiche è prossimo al delisting da Piazza Affari qualora andasse in porto l'Opa obbligatoria che Sofima e Bc Partners lanceranno nei prossimi giorni.

A lasciare l'indice dovrebbe essere Banca Generali.

Secondo quanto riferiscono a Reuters due operatori di mercato, "Ima potrebbe entrare nel Ftse Mib anche a seguito dell'aumento degli scambi dovuto a due grossi passaggi ai blocchi che sono stati fatti e potrebbe uscire Banca Generali. Quando e se Ima verrà delistata, fra fine gennaio-inizio febbraio, dovrebbe rientrare sempre Banca Generali, la prima nella lista di riserva".

Lo scorso 28 luglio gli azionisti di Sofima hanno reso noto un accordo per la vendita di circa il 20% delle loro azioni nella holding a fondi assistiti da BC Partners. Sofima deteneva circa il 51,6% del capitale e il 67% dei diritti di voto di Ima e, in seguito al closing dell'operazione, hanno annunciato il lancio di un'Opa obbligatoria con obiettivo delisting al prezzo di 68 euro per azione.

A novembre, con due operazioni fuori mercato, la BidCo che lancerà l'Opa ha rilevato prima una quota del 6,85% del capitale e successivamente un altro 8,2%, salendo così al 66,66% del capitale sociale e al 66,82% del capitale al netto delle azioni proprie.

Il 20 novembre è stato depositato in Consob il documento di offerta e, secondo una fonte vicina alla società, se dovessero arrivare tutte le autorizzazioni, l'avvio dell'Opa è atteso nella prima parte di dicembre.

"Se questo sarà lo scenario, i gestori si troveranno a comprare azioni Ima, perché entrerà nell'indice principale, per poi consegnarle in Opa qualche settimana dopo", osserva un broker.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)