CERNOBBIO (MF-DJ)--Crescono i flussi di credito deteriorato attesi per
il prossimo triennio ma il tasso di default di imprese e famiglie è
inferiore alla media Ue.
Piú nel dettaglio per il 2022-2024 si stimano 82 mld di euro di nuovo
deteriorato. Rispetto alla previsione dello scorso febbraio, si ipotizza
un incremento di 10 mld di nuovi flussi con un posticipo di 6/9
mesi (picco nel 2023), a causa del persistere delle criticitá dei prezzi
di energia, materie prime e beni alimentari unitamente all'incremento dei
tassi a seguito della politica monetaria piú restrittiva.
E' quanto emerge dalla nuova edizione del Market Watch Npl di Banca Ifis presentato a Villa Erba, sul lago di Como, dove si sono riuniti tutti i maggiori esperti del settore per la kermesse 2022.
"Riteniamo che il Paese possa affrontare questa fase", ha spiegato l'ad
della banca veneta, Frederik Geertman.
Il tasso di deterioramento delle imprese è atteso in crescita in misura
maggiore rispetto al segmento famiglie (nel 2023, 4% rispetto al 2,3%) a
causa del maggiore rischio legato ai finanziamenti ex-moratoria. Nel
triennio 2022-2024 l'aumento dei flussi di deteriorato sará compensato
dalla prosecuzione del processo di de-risking, anche coerentemente ai
piani delle principali banche, con un Npe ratio sul sistema bancario del
3,3% a fine 2024.
Alla fine del 1* trimestre il volume dei crediti deteriorati delle banche significative Ue si attesta a 384 mld (16% l'incidenza delle banche italiane), il valore piú basso dal picco del 2015 quando lo stock era quasi 1.100 mld e l'Italia contribuiva per il 34%.
"Siamo in una fase di grande incertezza ma siamo anche in una fase in
cui abbiamo dimostrato una grande resilienza", ha affermato il ceo di
Bnl-Bnp Paribas, Elena Goitini
"Abbiamo avviato un'interlocuzione serrata con le banche piú esposte
per stimolarle a tenere un atteggiamento pro-attivo" sul monitoraggio dei
prestiti garantiti. "Perchè agire tempestivamente in questo momento è
cruciale", ha affermato Giovan Battista Sala, titolare del Servizio
Supervisione Bancaria della Banca d'Italia che ha illustrato come la
vigilanza reagirá a un nuovo shock.
Da parte dell'industria c'è attenzione massima sulle inadempienze
probabili in arrivo. "Ci sará un'ondata di Utp (acronimo di inadempienze
probabili, ndr): che sono molto diversi dagli Npl, sono imprese" in
difficoltá. "La grande sfida è quella del credito a queste imprese per
farle ritornare performing. E' un lavoro bellissimo. Ci vuole credito e
capacitá di strutturarlo. Ci vuole capacitá di servicing. Ci vuole il
know how che l'industria ha", ha affermato Corrado Passera, fondatore e
ceo di Illimity. "La responsabilitá delle banche e degli operatori
specializzati nei confronti della gestione degli Utp è grandissima. Da
questo dipenderá se andremo o meno in recessione".
Secondo i maggiori economisti occorre affrontare questo quadro col massimo realismo. "Il sistema bancario e quello dell'impresa si sono rafforzati, i numeri parlano chiaro. L'Italia si rafforza ma le ombre sono enormi e guardando al futuro a mio avviso non c'è da essere molto ottimisti", ha affermato Lucrezia Reichlin, Professor of Economics London Business School.
cce
MF-DJ NEWS
2318:00 set 2022
(END) Dow Jones Newswires
September 23, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)