MILANO (MF-DJ)--Comincia a prendere forma il pool di banche che accompagneranno Mps nel prossimo aumento di capitale da 2,5-3 miliardi. Questa settimana, secondo quanto ha appreso MF-Milano Finanza da fonti finanziarie a conoscenza del dossier, l'istituto guidato dal ceo Luigi Lovaglio e il ministero del Tesoro (primo socio di Siena al 64%) dovrebbero selezionare le banche d'affari che saranno capofila dell'operazione. L'obiettivo? Condividere non solo l'architettura finanziaria del rafforzamento, ma anche la strategia industriale in cui sarà calata e che avrà come cardine il nuovo piano. Dopo la scelta di almeno tre gobal coordinator, nel giro di un mese le discussioni dovrebbero portare anche un accordo per un consorzio di garanzia (pre-underwriting) che potrebbe essere annunciato il 23 giugno insieme al piano.

La scelta dovrebbe cadere su Mediobanca, Bofa Merrill Lynch e JpMorgan, che dovranno mettere in piedi un consorzio di banche per coprire la quota di eventuale inoptato. La formazione al completo - il cui annuncio è atteso tra la terza e la quarta settimana di settembre - si prevede alquanto folta, con almeno una decina di intermediari tra joint bookrunner e lead manager.

Il Tesoro sottoscriverà la parte d'aumento di sua competenza, ma gli investitori privati saranno essenziali perché l'aumento possa essere considerato 'di mercato' da parte della Commissione europea; in caso contrario, la DgComp potrebbe considerare il sostegno economico da parte del Mef come aiuto di Stato e questo potrebbe comportare l'azzeramento di alcune posizioni, come per esempio i bond subordinati. Ecco perché, con un flottante pari al 36% del capitale, i soci privati andranno convinti della bontà dell'ennesimo piano di salvataggio.

red/lab

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1708:07 mag 2022


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May 17, 2022 02:09 ET (06:09 GMT)