La seconda banca statunitense ha registrato un utile netto di 7,8 miliardi di dollari, pari a 90 centesimi per azione.

"Abbiamo aggiunto clienti e conti in tutte le linee di business", ha detto l'AD Brian Moynihan in un comunicato. "Lo abbiamo fatto in un'economia sana ma in fase di rallentamento, in cui la spesa dei consumatori statunitensi è ancora superiore a quella dell'anno scorso, ma continua a rallentare".

Le attività di investment banking e trading hanno superato le attese del mercato registrando un aumento dei ricavi, in controtendenza rispetto al calo del settore.

Le commissioni totali dell'investment banking sono salite del 2% a 1,2 miliardi di dollari, mentre i ricavi da vendite e trading sono aumentati dell'8% a 4,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre.

I ricavi nel consumer banking sono cresciuti del 6% a 10,5 miliardi di dollari.

L'utile netto attribuibile agli azionisti comuni è stato di 7,27 miliardi di dollari nei tre mesi conclusi il 30 settembre, rispetto ai 6,58 miliardi di dollari dell'anno precedente.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)