Controllato dai fratelli Boglione, BasicNet mostra ancora un tasso di crescita soddisfacente - il fatturato è raddoppiato in cinque anni - e un fenomenale rendimento del capitale proprio tangibile.

La dinamica è particolarmente positiva dall'acquisizione e la salita di gamma del marchio di abbigliamento impermeabile K-Way.

La generazione di cassa è positiva e facilmente riconciliabile con i risultati contabili. A differenza di altri gruppi che gestiscono portafogli di marchi nel settore tessile, come VF Corp, proprietaria di The North Face e Timberland, discussa poche settimane fa in queste colonne, BasicNet intende mantenere un indebitamento ragionevole.

Ciò non impedisce una generosa politica di ritorno di capitale agli azionisti. I riacquisti di azioni si sono accelerati da quando BasicNet è quotata sotto la soglia di 1,5 volte il suo fatturato, mentre il dividendo aumenta a favore di risultati record.

In Italia vi sono diversi gruppi familiari quotati, ben gestiti, con valutazioni basse e che realizzano una parte significativa del loro fatturato all'estero. Ecco un altro esempio. Negli ultimi anni, MarketScreener ne ha evidenziato alcuni nelle sue selezioni quantitative e nei suoi portafogli.

Come spesso accade, il principale rischio con queste aziende è che vengano gestite nell'interesse delle famiglie che le controllano piuttosto che degli azionisti di minoranza. In tal senso, è lecito pensare che i riacquisti di azioni da parte di BasicNet siano stati utili ai fratelli Boglione: il 7% del capitale detenuto direttamente dalla società completa quasi troppo bene la loro quota del 45%.

L'esperienza dimostra tuttavia che le cosiddette governance "indipendenti" non mettono le aziende quotate al riparo da malversazioni o errori di gestione.