Chorus Call

Cucinelli - 14 marzo 2024

Operatrice:

Buonasera e benvenuti alla presentazione dei risultati dell'anno 2023 della casa di moda Brunello Cucinelli. I relatori saranno Brunello Cucinelli, Presidente esecutivo e Direttore creativo; Riccardo Stefanelli, CEO; Luca Lisandroni, CEO; Dario Pipitone, CFO; Moreno Ciarapica, co-CFO senior; e Pietro Arnaboldi, Investor relations and corporate planning director.

Ora vorrei cedere la parola a Brunello Cucinelli. Prego.

Cucinelli:

Buonasera. Sono proprio contento perché sono tre mesi che non ci sentiamo, è sempre un grande piacere connettermi con voi, analisti, investitori, qualche giornalista, quindi siamo contenti.

    • vero che sono tre mesi che non ci sentiamo, però moltissimi di voi sono venuti a Pitti a Firenze, a Milano, durante la moda uomo/donna, quindi vi diciamo sempre grazie che venite in occasione di queste belle manifestazioni. Siamo tutti qui a Solomeo.
      Come vorremmo si svolgesse questa call: lettura dei dati di bilancio; resoconto generale sui grandi temi del 2023; poi, importantissimo, l'andamento delle collezioni uomo/donna autunno-inverno 2024; sempre molto importante l'andamento delle vendite al primo trimestre, perché mancano ancora 15 giorni; poi una grande panoramica sui mercati e come stanno andando le cose, che forse
  • la cosa che più vi interessa, ma questo è anche comprensibile; poi vorremmo discutere sul grande tema di quello che noi abbiamo definito lusso gentile e il grande valore dell'esclusività.

  • Vorremmo poi darvi una previsione del fatturato 2024 concreta, una previsione del fatturato del 2025, discretamente concreta, discretamente solida, un piccolo aggiornamento sui grandi progetti, occhiali e profumi; e poi, per ultimo, importantissimo, questo investimento nella grande capacità produttiva artigianale

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di estrema qualità, che ci dovrebbe portare a una pianificazione di produzione entro il 2030 e forse anche un pochino più in là.

Ricavi pari a 1.139,4 milioni, con una bellissima crescita del 23,9% a cambi correnti e del 26% a cambi costanti, rispetto all'anno passato.

EBIT pari a 187,4 milioni, in crescita del 39,4% rispetto ai 134 del 2022, con una marginalità del 16,4%, rispetto al 14,6% dell'anno scorso.

L'utile netto è pari a 123 milioni di euro, in aumento del 42% rispetto agli 87 milioni dello scorso anno, con un'incidenza sulle vendite pari al 10,9% rispetto al 9,5% del 2022.

Investimenti annuali pari a 79 milioni all'interno dell'importante piano triennale a favore della produzione artigianale, della rete distributiva e dell'immagine del brand.

Indebitamento netto caratteristico pari a 6,1 milioni di euro.

L'ottimo andamento dei primi mesi dell'anno e la significativa raccolta ordini della collezione autunno-inverno uomo/donna 2024 rafforzano la solidità delle nostre previsioni di una bella crescita intorno al 10% per il 2024, con un sano profitto.

Il Cda proporrà all'assemblea, convocata per il 23 aprile del 2024, la distribuzione del dividendo di 0,91 euro per azione. Il payout è il 50% dell'utile.

Così io definisco questo momento, l'abbiamo definito lusso gentile, simbolo della bellezza secondo misura. Ci siamo un po' ispirati ai greci, con il vivere secondo misura.

Si è concluso un anno che ci è apparso particolarmente nobile e bello per la nostra casa di moda, dove abbiamo conseguito un fatturato in crescita del 23,9% e un utile netto del 42%. Un anno in cui abbiamo avuto lusinghieri riconoscimenti in campo internazionale, sia per le creazioni che per la visione speciale dell'idea di lavoro, che ci ha portato a definire il nostro stile con una significativa e bella espressione, perlomeno per noi: lusso gentile, simbolo della bellezza secondo misura.

Il lusso gentile è quello dell'amica o dell'amico che ti accolgono con un sorriso sincero, quello che ti tende la mano, quello della creatività e della genialità che non eccede, quello che trova la bellezza della semplicità. Esso è ospitale con tutti, segue la misura ed è sempre ben accetto, perché conosce il valore del rispetto altrui. Per questo il lusso gentile è anche un valore universale.

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Sta per concludersi il primo trimestre di questo 2024, con dei risultati particolarmente piacevoli e, vista la bella raccolta ordini uomo/donna dell'autunno- inverno, seguitiamo ad immaginare per questo anno una garbata crescita del fatturato intorno al 10%, con conseguenti utili sani ed equilibrati.

Due parole adesso sul 2023: fatturati e profitti. È un anno in cui abbiamo avuto immagini, premi, riconoscimenti per lo stile, identità, territorio, tutto questo lo conoscete.

Ribadiamo i fondamentali. Investimenti: abbiamo speso circa il 7%, 1 meno di quello che immaginavamo, perché c'è una traslazione e quindi un 1% lo portiamo al 2024.

Abbiamo speso quasi il 7% per quelli che noi chiamiamo comunicazioni, eventi, cene, molto interessanti, su cui seguitiamo a investire.

Il magazzino è leggermente scarico rispetto allo standard, grazie alla forte richiesta, ma questo era così nel 2021, nel 2022 e nel 2023, grazie al nostro Stato italiano che ci ha concesso la possibilità di non licenziare.

PFN vicina allo zero, dividendi 50% dell'utile, quindi il 2023 per noi rappresenta un'azienda in totale equilibrio.

Pipitone:

I valori consuntivi dei ricavi confermano i dati preliminari dello scorso 8 gennaio, con una crescita del fatturato a cambi correnti pari al 23,9%, costanti 26%.

Passerei quindi direttamente al commento delle altre voci del conto economico, con il supporto delle slide della analysis presentation.

La slide 31 evidenzia una struttura dei costi equilibrata, come già commentato in sede di pubblicazione dei dati semestrali nella call di agosto scorso. Il first margin al 31 dicembre 2023 è in incremento del 25,5% e rappresenta un'incidenza del 72,5%, rispetto al 71,5% dello scorso anno.

Tale incremento è principalmente ascrivibile al positivo contributo del mix delle vendite, come canale distributivo, aree geografiche e mix di prodotto.

In relazione al mix canale, il positivo impatto è correlato alla crescita del retail, la cui incidenza passa dal 62,3% al 65,5%. Ricordiamo che all'interno del canale retail è conteggiato il contributo dei department store gestiti in concession, pari per entrambi gli esercizi a circa il 10% del totale.

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Per quanto riguarda le aree geografiche, il positivo impatto è attribuibile principalmente alla crescita avuta in America e in Asia, che rappresentano le aree geografiche con un mark-up che maggiormente favorisce il first margin, pur non dimenticando che questo effetto ha un impatto sostanzialmente neutro a livello di marginalità operativa, in conseguenza dei correlati costi di commercializzazione che, sempre con riferimento alle suddette aree, risultano altrettanto significativi.

Per concludere sul first margin, c'è il mix di prodotto, che è favorito dalla continua ricerca, da parte del cliente finale, di capi sempre più speciali.

Muovendoci nel commento sul conto economico dall'incremento registrato nel first margin all'incremento dei costi operativi, pari al 27,5%, possiamo dire che questi riflettono le nuove iniziative commerciali, nonché la crescita dei ricavi retail già sopra menzionata e gli importanti investimenti in comunicazione a cui faceva riferimento Brunello poc'anzi.

Con riferimento proprio a questi ultimi, spostandoci alla slide 34, possiamo notare che al 31 dicembre 2023 risultano pari a 78,9 milioni di euro, con un'incidenza di circa il 7%, 6,9%, rispetto al 5,7% dello scorso esercizio. Un aumento peraltro determinato in continuità con quanto commentato per i dati del primo semestre, in particolare dal crescente numero e prestigio di eventi realizzati nel corso dell'anno.

Il costo del personale è pari a 195 milioni di euro e mostra un incremento del 18,4%, meno che proporzionale rispetto alla crescita del fatturato, attestandosi a un'incidenza del 17,1%, rispetto al 17,9% dello scorso anno.

Al 31 dicembre 2023 ricordiamo che il numero delle umane risorse risulta pari a 2.623 full-time equivalent, con un incremento di 315 FTE attribuibile all'ampliamento della nostra struttura manageriale, del network e conseguente crescita del business, e una particolare segnalazione all'incremento delle maestranze produttive nell'ambito del progetto di crescita della nostra struttura artigianale.

Il costo degli affitti, al netto degli effetti IFRS 16, aumenta del 16%, mostrando anch'esso una leggera leva operativa, attestandosi a 155 milioni di euro, con un'incidenza sul fatturato pari al 13,6% di questo esercizio, rispetto al 14,5%.

Per concludere sul commento della slide 34, gli ammortamenti risultano pari a 138,8 milioni di euro, in lieve incremento del 5% rispetto ai 131,9 dello scorso

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anno.

In conseguenza di tutto ciò, possiamo quindi dire che l'EBIT al 31 dicembre 2023 risulta pari a 187,4 milioni di euro, in crescita del 39,4%, e rappresenta una marginalità operativa del 16,4%, rispetto al 14,6% dello scorso anno.

A fronte di tale crescita dell'EBIT, al 31 dicembre 2023, dopo una gestione finanziaria che riporta oneri pari all'1,2%, in linea con quanto riportato lo scorso anno, e un tax rate del 28,6%, rispetto al 29,7% dello scorso esercizio, l'utile netto risulta pari a 123,8 milioni, con un'incidenza del 10,9%.

Tornando per un minuto sulla gestione finanziaria, con l'ausilio della slide 35, abbiamo riportato un breakdown che evidenzia una componente, che potremmo definire ricorrente, sulla quale proiettare le attese del prossimo anno, distinguendola da una componente più strettamente collegata alle fluttuazioni dei cambi, nonché da un'ulteriore parte che abbiamo definito non ricorrente.

Per quanto riguarda la componente ricorrente, al 31 dicembre 2023, il valore è pari a 22,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i 21,1 milioni di euro dello scorso anno.

Con riferimento a perdite e utili su cambi, queste risultano pari a 10,1 milioni di euro di perdite al 31 dicembre 2023, rispetto a utili su cambi pari a 4 milioni di euro nello scorso esercizio, che si riferiscono, per entrambi i periodi, principalmente alla componente non realizzata degli stessi.

Infine, la parte non ricorrente, oneri e proventi da partecipazioni, che a totale risulta pari a 18,2 milioni di euro, si riferisce, come già detto in semestrale, principalmente alla nostra collegata Cariaggi Lanificio, dove nell'esercizio 2023 abbiamo contabilizzato di effetti positivi dell'operazione di cessione di una quota di minoranza della partecipazione a Chanel.

Ricordiamo che il valore della stessa voce l'anno scorso, il 31 dicembre 2022, risultava pari a 6,7 milioni di euro di proventi ed era correlata principalmente alla positiva differenza fra fair value delle attività nette e prezzo di acquisto della partecipazione.

Infine, per concludere sul conto economico, il tax rate al 31 dicembre 2023, sopra menzionato, beneficia dell'applicazione del regime di participation exemption agli effetti economici della medesima voce "oneri e proventi da partecipazioni", diluitisi proporzionalmente nel corso dell'anno rispetto al dato commentato nella semestrale.

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Spostandoci quindi alle slide 36 e successive, condividerei alcuni brevi commenti su alcune voci dello stato patrimoniale. Più in dettaglio: capitale circolante netto, investimenti e indebitamento finanziario netto.

Per quanto riguarda il capitale circolante netto, al 31 dicembre 2023 risulta pari a 178,3 milioni di euro, con un'incidenza del 15,6% sul fatturato, sostanzialmente in linea con l'incidenza dello scorso anno, che risultava pari al 15,3%.

Nel dettaglio, i crediti commerciali evidenziano una situazione estremamente sana, con un leggero aumento pari, in valore assoluto, a 1,6 milioni di euro, pur in presenza di un importante incremento del fatturato con particolare riferimento al canale wholesale. Lo ricordo: +13,3%.

I debiti commerciali, pur mantenendo invariate le tempistiche di pagamento verso fornitori, collaboratori e consulenti terzi, registrano una variazione incrementativa di circa 29 milioni, che risulta correlata principalmente agli acquisti effettuati nell'ultimo trimestre per materie prime e lavorazioni esterne, a supporto, come diceva poc'anzi Brunello, delle ottime campagne vendita e della conseguente relativa produzione.

Per chiudere sul capitale circolante netto, con riferimento al magazzino, l'incidenza sul fatturato al 31 dicembre 2023 è pari al 25,2%, rispetto al 26,4% dello scorso esercizio, favorito anche dalle ottime performance di vendita di quest'anno appena concluso.

Infine, per concludere, l'indebitamento finanziario netto caratteristico, alla slide 38, è pari a 6 milioni, rispetto ai 7 milioni dello scorso anno, in presenza di un pagamento dei dividendi per complessivi 53,1 milioni e di un importante piano di investimenti, pari a 79,1, come dettagliato nella slide 37, che ha rappresentato il 7% del nostro fatturato per effetto del posticipo di alcuni investimenti, come sottolineava Brunello, che erano previsti per la fine dell'anno 2023, slittati a inizio 2024.

Grazie a tutti per l'attenzione.

Cucinelli:

Non parlerei più del 2023, quindi, perché il 2023 per noi è anche il primo anno dell'11º piano quinquennale che facciamo. È un bellissimo anche per questo.

Adesso affrontiamo il 2024.

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Primo elemento: le vendite autunno-inverno sono andate benissimo, sia come ordini multi-marca, sia come giudizio della stampa mondiale. È importante il giudizio dei multi ed è importante il giudizio della stampa, perché anche con la stampa tu puoi avere una collezione che hai venduto bene, ma ti dice che la collezione non è troppo moderna, e in qualche maniera ti devi preoccupare. Importantissimo è il giudizio che noi vogliamo dai nostri multibrand, perché quando arriva un multibrand che ha visto 100-200 collezioni e ti dice che la collezione è bella, va bene, ma se ti comincia a dire che è così così, ripetitiva, dobbiamo avere il coraggio di ascoltare.

Andamento delle vendite del primo trimestre. Mi raccomando, anche a Luca e a Riccardo, quando parliamo noi ci esprimiamo solo sul lusso esclusivo; quindi, è importante che voi consideriate questo.

Abbiamo avuto un trimestre bello, molto interessante, e ora Luca farà una panoramica generale, perché fra l'altro è tornato l'altro giorno dalla Cina. Prego.

Lisandroni:

Dal nostro osservatorio, dal segmento del lusso assoluto, ci sembra che tutti i mercati stiano vivendo un momento più che positivo e crediamo che l'attuale contesto di mercato approssimi molto bene quell'idea di un bell'equilibrio.

Un equilibrio che possiamo leggere e descrivere attraverso direttrici diverse. Io partirei da quella geografica.

Almeno per noi, su questo trimestre, il contenuto delle diverse regioni ci appare molto ben bilanciato, con un andamento della domanda davvero molto interessante in tutti i mercati principali.

Uno a uno. Molto bene l'Asia in tutti i suoi territori, dalla Cina alla Corea, al Giappone, in modo molto consistente nel tempo. Benissimo l'America, ci ha colpito molto il grande successo di questi grandissimi eventi internazionali di inizio anno, penso ai Grammy Award, al Superbowl, alla notte degli Oscar, che hanno animato questa prima parte dell'anno e hanno trasferito, almeno a noi, con efficacia questa sensazione di un'atmosfera molto positiva.

Noi abbiamo avuto il nostro Alessio, che ha vissuto in prima persona questa atmosfera che tentavo di descrivere.

Non da ultima l'Europa: ancora una volta grandissima solidità del business europeo.

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A livello di dinamiche, segnaliamo il protrarsi di questo fenomeno che avevamo già commentato alcuni mesi fa e questa idea di una diffusione, anche al di fuori delle grandi capitali, della domanda di lusso. Questa è una sensazione che noi non leggiamo soltanto nei risultati dei nostri negozi, ma probabilmente con ancora maggior forza nei risultati di vendita, negli ordini, nella fiducia dei nostri clienti multimarca che stanno attraversando davvero una fase di grande fiducia e di grande dinamismo progettuale. Sapete poi, nel confronto con loro, che la qualità dell'offerta delle collezioni è sempre determinante.

A livello geografico chiudo riaffermando la crescente importanza delle località resort di primissimo livello, un fenomeno che ormai si protrae da diverso tempo.

Guardiamo ai canali. In questo inizio d'anno il digitale è tornato a crescere in linea con il business fisico, in questa bellissima sinergia tra fisico e digitale che già l'altra volta abbiamo commentato. Il 60% dei nostri clienti spesso arriva in boutique con le immagini di alcuni look tratte direttamente dalla nostra boutique on-line.

Per quanto riguarda invece il comportamento dei clienti, anche in questo trimestre la centralità del cliente locale rimane fondamentale in tutti i mercati. Segnaliamo però, come elemento di sicuro interesse, una crescita del turismo progressiva e costante. Dobbiamo dire che in questo inizio anno questo incremento del turismo presenta anche una varietà di nazionalità ancora più ampia che nel recente passato.

Ci piace inoltre vedere come la nostra bella Italia, che da sempre è stata un punto di riferimento per l'immagine, rafforzi ulteriormente la propria attrattività internazionale.

Complessivamente è sempre forte la ricerca di capi speciali, in un acquisto sempre più attento, sempre più consapevole, da parte dei clienti di tutto il mondo.

Guardiamo più da vicino alle nostre vendite di questo trimestre che tra pochi giorni giungerà alla fine e non possiamo che definirle molto belle.

Un dato che noi guardiamo sempre con grande interesse è la crescita delle visite al nostro sito e la crescita delle visite nei nostri negozi fisici e leggiamo in questo elemento un'ulteriore evidenza dello stato di salute del nostro brand. Evidenza, questa, che ci porta quindi a immaginare per l'intero 2024 tutte le aree e tutti i canali con una bella crescita, e ci aspettiamo un mix molto simile a quello

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dello scorso anno, forse con un leggero incremento del peso asiatico, almeno per noi.

Come diceva Brunello, io sono rientrato da poco da Shanghai e lì abbiamo riunito il nostro team per confrontarci, condividere idee ed esperienze, progettare. Abbiamo discusso ampiamente dei valori dell'ospitalità, della gentilezza, della amabilità…Affermando fortemente il grande valore dei venditori nei negozi, perché tutto parte da lì.

Voi sapete che in Cina noi oggi realizziamo il 12% del nostro fatturato e ci sembra che in Cina sia nitido da un lato il posizionamento del brand, assolutamente coerente con il posizionamento internazionale del nostro brand, e dall'altro il riconoscimento dell'appeal del nostro stile, come del resto testimoniato dal grande riconoscimento a Brunello a dicembre scorso, con il GQ China Award.

Cucinelli agli occhi dei clienti cinesi è un brand di lifestyle, con un cuore nel ready to wear, esclusivo, riconoscibile, naturalmente associato alla più alta qualità del made in Italy e assolutamente puro e protetto, tanto nella comunicazione quanto nella distribuzione.

Ci sembra davvero di essere, nel tempo, riusciti a stabilire solide basi, e per questo abbiamo deciso di eleggere questo anno 2024 un po' come un primo anno di un nuovo capitolo progettuale del nostro piano cinese, tenendo in considerazione la base del 12% di cui parlavo prima.

Siamo molto fiduciosi di poter crescere organicamente, all'interno degli spazi esistenti, così come di riuscire a cogliere nel prossimo periodo delle possibilità di ulteriore sviluppo della nostra rete diretta e del nostro network wholesale, sempre guardando alle città di primissimo livello.

Per quanto riguarda il digitale in Cina, crediamo di essere riusciti anche su Tmall a realizzare un'immagine molto bella, autentica, fedele, del nostro brand, e siamo molto fiduciosi dell'importanza strategica di questo canale, in primo luogo per la comunicazione, ancor prima che per la vendita.

Avete visto che per noi la Cina è cresciuta stabilmente negli ultimi anni e, man mano che si sta realizzando questo potenziale, cresce la nostra fiducia sulla dimensione di questa opportunità. Stiamo crescendo con gradualità, di passo in passo, e crediamo in questo modo di riuscire a costruire un business che risulti longevo, fedele nel lungo periodo e sempre più rilevante.

Mi fermerei qui, di modo che lasciamo più spazio alle domande.

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Cucinelli:

Ancora una cosa importante da ripetere, Luca, anche se non ce n'è bisogno. Voi sapete che la collezione è unica in tutto il mondo, cambiano solo le taglie e chiaramente i pesi, perché magari sei di Amburgo e compri una cosa diversa da Atene. Vorrei quindi dare un minuto a questa idea di lusso gentile, perché gli ultimi due mesi i grandi eventi di Milano e Pitti, Firenze, si è molto discusso di questo "lusso silenzioso". Qui onestamente non so cosa significhi perché ognuno di noi al mattino dedica tanto tempo per essere più chic del giorno prima, così come questi prodotti desiderabili, che almeno per noi vogliamo chiamarli esclusivi, perché desiderabilità può essere anche il mio iPhone 15 che però hanno tutti. È quindi una cosa un po' diversa.

Ho l'impressione che sempre di più si vada alla ricerca di capi molto belli, di grande qualità, esclusi e forse che non butti. Questo è.

Abbiamo discusso di grande attenzione ai prodotti, dove sono prodotti, come sono fatti, ma il tema di fondo, la parola di Milano e Firenze era eleganza, raffinatezza, giovani eleganti. Questo è il grande tema. Alla fine di tutto quindi, ispirandoci come dicevo prima all'antica Grecia, ci siamo coniati per noi "lusso gentile", simbolo di bellezza secondo natura. Sapete che i greci ci hanno educato a vivere secondo natura, dell'800 al 400 avanti Cristo. Seconda natura e secondo misura, è la stessa identica cosa. Forse per un momento andiamo a ricercare bellezza, semplicità, creatività, genialità, accoglienza, che sono i grandissimi valori universali.

Diceva giustamente Luca, lo ripeto, ci piace considerarci casa di moda e lifestyle. Non so se la proporzione potrebbe essere 70 e 30 oppure 80 e 20, ma questo è.

Per il 2024 all'inizio viviamo le nostre aspettative, siamo entrati nel FTSE MIB a gennaio, abbiamo un progetto di crescita attorno al 10%, i prezzi sono aumentati tra l'1 e il 2%, mi raccomando restano sempre fermi i parametri che conoscete, Europa 100, USA 121 e Asia 128.

Per l'EBIT non cambia la struttura nel 2024 della marginalità ma immaginiamo qualche piccolo miglioramento, possono essere 10-20 basis point, ma lo sapete che un prodotto artigianale, e noi siamo arrivati al 60% di manualità in questi prodotti, era 52 tre o quattro anni fa, non porta mai un'economia di scala.

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Brunello Cucinelli S.p.A. published this content on 15 March 2024 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 18 March 2024 16:05:04 UTC.